La Cassazione apre agli accordi prematrimoniali sulle spese di ristrutturazione di casa — idealista/news


E’ destinata a fare scuola un’ordinanza datata 21 luglio, con cui la Corte di Cassazione potrebbe aver segnato una svolta nella disciplina dei rapporti patrimoniali tra coniugi, aprendo alla legittimità di accordi stipulati in previsione di una possibile separazione. La decisione – anticipata da Il Sole 24 Ore e Il Messaggero – riguarda una coppia del mantovano e potrebbe costituire un precedente importante per il riconoscimento di patti prematrimoniali in Italia.

Il caso

I protagonisti della vicenda si erano sposati dopo aver sottoscritto una scrittura privata. L’accordo prevedeva che, in caso di fine del matrimonio, il marito restituisse alla moglie 146.400 euro, cifra che comprendeva il mutuo e le spese per gli arredi sostenuti dalla donna per una casa intestata esclusivamente a lui. In cambio, lei rinunciava agli arredi della casa e a un’imbarcazione. La separazione, poi avvenuta nel 2019, ha reso operativa la pattuizione.

Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.

 

A rivolgersi alla giustizia è stato proprio l’ex marito, chiedendo di dichiarare nullo il documento per contrarietà all’ordine pubblico e alle norme imperative previste dagli articoli 143 e 160 del Codice civile. Richiesta respinta sia dal tribunale di Mantova, sia dalla Corte d’appello di Brescia, e ora definitivamente dalla Suprema Corte.

La motivazione della Corte

Con l’ordinanza n. 20415, gli ermellini hanno chiarito che la separazione non costituisce la causa dell’accordo, ma un evento dal quale dipende l’efficacia delle clausole pattuite. La scrittura privata, hanno osservato i giudici, “risulta perfettamente lecita” perché regola in maniera libera, ragionata ed equilibrata l’assetto patrimoniale dei coniugi in caso di crisi, riconoscendo sia il debito verso la moglie per l’apporto finanziario al restauro dell’immobile e all’acquisto di beni, sia i diritti del marito su altri beni, tra cui un’imbarcazione, un motociclo e parte dell’arredamento.

Un passo avanti, ma con limiti

Secondo Il Sole 24 Ore, la pronuncia non elimina il divieto di patti su assegno di mantenimento e contribuzione ai bisogni della famiglia. Il Messaggero, invece, l’ha definita “una sentenza storica” che “supera un antico tabù”.

Le reazioni

Non mancano le voci critiche. Adriano Bordignon, presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari, mette in guardia: “Il matrimonio, in termini tecnici, è un negozio giuridico, ossia un atto di volontà di due soggetti dal quale derivano effetti giuridici. Non è, però, un contratto in senso proprio. I contratti soddisfano interessi reciproci con equilibrio tra prestazioni e controprestazioni; il matrimonio nasce invece per fondare una comunione di vita, basata sul dono di sé all’altro coniuge”.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Un possibile cambio di rotta

Pur non trattandosi di patti milionari sul modello statunitense, la decisione della Cassazione segna un’importante apertura verso forme di autonomia negoziale tra coniugi anche nella fase “patologica” della crisi matrimoniale, ponendo le basi per un dibattito che potrebbe ridisegnare i confini tra diritto di famiglia e accordi privati.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta