Via libera ad un piano di assunzioni da 9.300 posti a tempo indeterminato in 33 amministrazioni pubbliche. Il decreto, firmato dai ministri Zangrillo e Giorgetti, sblocca nuovi concorsi e lo scorrimento di graduatorie per potenziare ministeri, enti e agenzie statali.
Le nuove procedure di reclutamento
Il provvedimento governativo autorizza un importante piano di assunzioni nella pubblica amministrazione, stanziando circa 300 milioni di euro per l’inserimento di 9.300 unità di personale. Le procedure di assunzione, che prenderanno il via dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, potranno avvenire sia tramite nuovi concorsi pubblici sia attraverso lo scorrimento delle graduatorie esistenti.
Per accelerare i tempi, le facoltà assunzionali degli anni precedenti si considerano esaurite con l’emanazione dei bandi. Tuttavia, viene stabilito che si potrà procedere con nuove selezioni o scorrimenti solo dopo aver assunto tutti i vincitori ancora presenti nelle graduatorie vigenti. Le autorizzazioni per il 2025 avranno una validità triennale e non saranno prorogabili, garantendo un ciclo di assunzioni definito e monitorato.
I profili ricercati e gli Enti coinvolti nelle nuove assunzioni
Le figure professionali richieste sono varie e coprono diversi livelli, dai dirigenti alle alte professionalità, fino a funzionari, assistenti e operatori. Tra gli enti con il maggior fabbisogno di personale spiccano il Ministero della Difesa con 2.424 posti, l’INPS con 1.305, l’Agenzia delle Entrate con 1.272 e l’Agenzia delle Dogane con 410. Numerose assunzioni sono previste anche per il Ministero dell’Interno (550 unità nel 2025), il Ministero della Giustizia (408 posti), il Ministero della Cultura (550 ingressi) e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (210).
L’obiettivo è rafforzare la capacità amministrativa dello Stato per rispondere meglio alle esigenze di cittadini e imprese, in attesa di aprire il tavolo per i rinnovi contrattuali 2025-2027. Il nuovo decreto sblocca 9.300 assunzioni a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione, avviando un significativo potenziamento degli organici di ministeri ed enti statali attraverso nuovi concorsi e lo scorrimento di graduatorie.
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