Dopo mesi di contenzioso, l’amministrazione statunitense ha sbloccato i fondi del programma NEVI per le colonnine di ricarica dei veicoli elettrici, ma ha rimosso diversi requisiti su lavoro, sicurezza e tutela ambientale, suscitando reazioni contrastanti.
Programma NEVI – Il National Electric Vehicle Infrastructure Program, approvato nel 2023 con un budget federale di cinque miliardi di dollari, aveva l’obiettivo di sostenere l’espansione della rete di ricarica per veicoli elettrici negli Stati Uniti. I fondi, distribuiti secondo una formula che assegna a ciascuno Stato una quota proporzionale, erano vincolati alla presentazione di piani annuali alla Federal Highway Administration, con indicazioni precise su localizzazione e modalità di utilizzo delle risorse.
Blocco dei fondi – All’inizio del mandato, l’attuale amministrazione ha congelato le somme stanziate dal Congresso per il programma, dichiarando di voler verificare che i progetti finanziati fossero “allineati con le priorità dell’amministrazione”. Tra le condizioni iniziali figuravano il rispetto dei salari prevalenti, l’adozione di misure per garantire sicurezza e formazione dei lavoratori e il sostegno a imprese di proprietà di minoranze e donne.
Opposizioni – Il congelamento, disposto a febbraio, ha suscitato la reazione di diversi Stati e amministrazioni locali. La California ha espresso contrarietà, con il procuratore generale Rob Bonta che a maggio ha dichiarato: “La California non farà marcia indietro, né davanti alle grandi compagnie petrolifere né di fronte a un eccesso di potere federale”. Un gruppo di 14 Stati ha avviato un’azione legale per chiedere la revoca della misura, sostenendo che fosse contraria alla legge.
Decisione giudiziaria – I tribunali hanno accolto in via preliminare le argomentazioni dei ricorrenti, ritenendo probabile la loro vittoria nel merito, e hanno emesso un’ingiunzione contro il blocco della spesa. La decisione ha rappresentato un passaggio cruciale nella controversia, costringendo l’amministrazione a riconsiderare la propria posizione.
Sblocco e modifiche – L’11 agosto il governo federale ha annunciato lo sblocco dei fondi e l’introduzione di nuove linee guida per semplificare il processo di approvazione delle infrastrutture di ricarica. Tra le modifiche, la rimozione dell’obbligo di valutare misure di protezione ambientale e piani di emergenza prima dell’avvio dei lavori.
Cambiamenti nei requisiti – Secondo quanto riportato da Electrive, il Dipartimento dei Trasporti ha eliminato anche la necessità di dimostrare che i progetti promuovano standard solidi in materia di lavoro, formazione sulla sicurezza e qualità dell’installazione. Inoltre, è stato cancellato il criterio che dava priorità alle imprese di minoranze e a quelle di proprietà femminile nell’assegnazione degli appalti.
Effetti attesi – Lo sblocco delle risorse consentirà agli Stati di procedere rapidamente con la realizzazione delle nuove stazioni di ricarica, ma le modifiche ai requisiti potrebbero incidere sulla qualità delle condizioni di lavoro e sull’impatto ambientale dei progetti. Le prossime settimane mostreranno come le autorità locali si adatteranno al nuovo quadro normativo.
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