Da 25 a 45 mila euro: il Camporeale Day fa discutere in Consiglio Comunale


Camporeale – Si infiamma il dibattito politico attorno al “Camporeale Day”. Nell’ultimo Consiglio Comunale, la maggioranza ha approvato – con il voto contrario dell’opposizione – una variazione di bilancio che porta il contributo comunale all’evento da 25.000 a 45.000 euro, quasi il doppio rispetto alle precedenti edizioni. Una scelta che, secondo i consiglieri di opposizione, è stata presa senza presentare un capitolato, senza atti di indirizzo chiari e senza garantire un reale ritorno alle imprese del territorio.

Il gruppo consiliare “Tutti per Camporeale con Montalbano Sindaco” ha ribadito la propria contrarietà, chiedendo che le aziende locali non debbano pagare lo stand e che possano trattenere i proventi dei ticket degustazione per coprire almeno le spese sostenute. Attualmente, invece, le imprese sarebbero chiamate a pagare tra i 500 e i 700 euro per lo spazio espositivo, fornire gratuitamente le degustazioni e vedere i ricavi dei ticket destinati ad altri soggetti.

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Non sono mancate le polemiche anche sulle dichiarazioni della vice sindaca, accusata di contraddizioni: prima avrebbe affermato che la scelta sarebbe stata “tecnica” e di competenza del dirigente, poi avrebbe ammesso “piccolissime modifiche” decise dall’amministrazione, senza però condividerle con il Consiglio. A far discutere anche la frase finale, definita un “ultimatum” all’indirizzo delle imprese locali: «Prendere o lasciare».

Perplessità – si legge nella nota dell’opposizione – sono arrivate persino dal presidente del Consiglio Comunale, espressione della stessa maggioranza, che ha sottolineato come in aula sia giunta solo la richiesta di variazione economica, senza documentazione né atti concreti su cui esprimere valutazioni.

L’opposizione giudica inaccettabile:

  • Raddoppiare la spesa pubblica senza un progetto trasparente;
  • Affidare l’organizzazione a una società esterna senza gara né manifestazione di interesse, escludendo le realtà locali;
  • Aumentare i costi per i cittadini e ridurre i benefici per le aziende del posto a vantaggio di una ditta di Palermo;
  • Trasformare un evento di promozione del territorio in un’occasione di profitto per pochi.

«Il Camporeale Day deve essere un volano per tutta la comunità – concludono i consiglieri – e non una macchina mangiasoldi che pesa sui bilanci pubblici e sulle tasche delle nostre imprese. Continueremo a vigilare affinché ogni euro dei cittadini sia speso nell’interesse della comunità, con trasparenza, partecipazione e benefici concreti per Camporeale».

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