Anie Confindustria: dazi USA colpo da 800 milioni per le  tecnologie italiane


L’industria italiana delle tecnologie elettrotecniche ed elettroniche è nel mirino della nuova ondata protezionistica americana. ANIE Confindustria lancia l’allarme: il nuovo quadro tariffario USA, in vigore dal 7 agosto, rischia di danneggiare in modo grave uno dei settori più dinamici dell’export italiano, con un impatto stimato di oltre 800 milioni di euro.

Nel 2024, le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti hanno superato i 4 miliardi di euro, con un aumento dell’11,5% in valore e del 18% in volume rispetto all’anno precedente. Gli Stati Uniti sono oggi il secondo mercato di destinazione per le tecnologie italiane del settore, subito dopo la Germania.

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Dal 2019 a oggi, l’export verso gli USA è più che raddoppiato, registrando un incremento del +100,8% in valore e del +65,6% in volume, con un saldo commerciale che ha superato i 2 miliardi di euro nel 2024 (rispetto agli 815 milioni del 2019). È inoltre aumentata l’incidenza sulle importazioni USA di tecnologie italiane ad alto valore aggiunto, che nel 2019 rappresentavano circa il 20% delle esportazioni italiane complessive dirette al mercato, mentre oggi il 25%.

Anche i primi cinque mesi del 2025 confermano questa tendenza, con una crescita del +13,5% in valore e del +23,3% in volume, trainata anche da un possibile anticipo degli ordini da parte degli importatori americani, in previsione dell’introduzione del nuovo sistema tariffario. Prima delle nuove politiche commerciali adottate dall’amministrazione americana, il 40% delle esportazioni di tecnologie elettrotecniche ed elettroniche verso gli USA era esente da dazi; il 16% era soggetto a dazi inferiori al 2%; il 30% rientrava in una fascia compresa tra il 2% e il 3%. 

Un’analisi condotta da ANIE Confindustria in collaborazione con StudiaBo evidenzia che il nuovo schema tariffario, in vigore dal 7 agosto, introdotto nell’ambito del nuovo framework USA-UE, comporterà aumenti significativi rispetto alle aliquote MFN (Most Favoured Nation) applicate prima dell’era Trump. L’aliquota MFN è l’aliquota doganale standard che gli Stati Uniti applicavano a tutti gli altri membri del WTO, mentre l’aliquota “To Be” indica la tariffa media complessiva prevista a seguito dell’attuazione dell’accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea. Ad essere colpiti saranno in particolare i comparti tecnologici che costituiscono il cuore della presenza industriale italiana negli Stati Uniti

I rapporti commerciali tra Italia e Stati Uniti nell’industria delle tecnologie vanno ben oltre l’export. Le imprese italiane del settore hanno consolidato la propria presenza sul mercato americano anche attraverso investimenti diretti e reti commerciali. L’Elettrotecnica è oggi il quarto comparto industriale per investimenti italiani negli Stati Uniti, con un valore stimato di 4 miliardi di euro, pari a oltre il 10% del fatturato manifatturiero italiano nel Paese (fonte Eurostat).

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Questo scenario di crescita e integrazione rischia ora di essere compromesso dalla nuova ondata protezionistica statunitense.

“È un colpo durissimo per il nostro sistema industriale – afferma Filippo Girardi, Presidente di ANIE Confindustria –. Le imprese italiane hanno saputo ritagliarsi un ruolo strategico nel mercato statunitense grazie a investimenti mirati, innovazione tecnologica e un’elevata qualità dei prodotti. La crescita registrata oltreoceano non è stata frutto del caso, ma il risultato concreto di uno sforzo costante e di una visione industriale di lungo termine. Le aziende del nostro settore stanno contribuendo in modo significativo alla transizione energetica e industriale degli Stati Uniti, portando competenze, soluzioni avanzate e know-how consolidato. Le nuove misure tariffarie introdotte rischiano di compromettere gravemente questi risultati, vanificando anni di impegno e sacrifici. Rappresentano una minaccia concreta alla continuità operativa e alla sostenibilità economica delle nostre imprese sul mercato americano. È fondamentale che si avvii al più presto un confronto costruttivo tra le istituzioni per salvaguardare la competitività dell’industria italiana e i rapporti commerciali transatlantici.”

Federazione Anie aderente a Confindustria, con 1.100 aziende associate e circa 480.000 addetti, rappresenta il settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali italiani, con un fatturato aggregato di 112 miliardi di euro e 27 miliardi di export per le tecnologie elettrotecniche ed elettroniche nel 2024. Le aziende aderenti ad Anie investono mediamente in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato, rappresentando più del 30% dell’intero investimento in R&S effettuato dal settore privato in Italia.

web: www.anie.it



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