Bonus edilizi 2025: cosa cambia in concreto tra detrazioni e interventi


I bonus ci sono, ma sono molto più selettivi rispetto al recente passato. Bisogna quindi saper pianificazione, informarsi bene su tutte le regole e fare parecchia attenzione alle scadenze. Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio n. 207/2024 e dopo i chiarimenti della Circolare n. 8/E/2025 dell’Agenzia delle Entrate, possiamo avere un quadro completo sui bonus edilizi 2025. Il Governo ha puntato innanzitutto a semplificare il sistema delle agevolazioni.

Ma la semplificazione può essere anche tradotta come razionalizzazione delle risorse messe in campo. Soltanto chi saprà muoversi per tempo potrà quindi ottenere detrazioni interessanti per poter ristrutturare casa o migliorare l’efficienza energetica del proprio appartamento. Il nuovo regime fiscale punta a favorire gli interventi sulle abitazioni principali, scoraggiando, così come chiede l’UE, l’uso di impianti a combustibili fossili.

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Si premia dunque chi investe su sostenibili come le pompe di calore e il fotovoltaico. Ma le detrazioni stanno diventando sempre più piccole. La detrazione di base per le ristrutturazioni nei bonus edilizi nel 2025 è infatti del 30% per tutti. Si sale al 50% solo se l’intervento riguarda l’abitazione principale. Dall’anno prossimo anche la prima casa dovrebbe poter sfruttare una detraibilità massima del 30%.

Pure Ecobonus e Sismabonus sono stati allineati al nuovo regime, quindi con aliquote ridotte e criteri più stringenti. Il Governo ha poi deciso per uno stop agli incentivi per caldaie a gasolio e metano. Il bonus mobili è stato confermato, ma solo se abbinato a dei lavori edilizi. Quanto al Superbonus (ormai ridotto al 65%) può essere sfruttato solo per lavori avviati entro ottobre 2024.

Chi può accedere ai bonus edilizi nel 2025

I benefici fiscali connessi ai vari bonus edilizi attivi nel 2025 sono riservati ai proprietari e ai titolari di diritti reali (quindi usufrutto, uso e abitazione), locatari se autorizzati dal proprietario, imprese, enti del terzo settore e cooperative. Per il conto termico, possono farsi avanti anche le pubbliche amministrazioni. Se il reddito supera 75.000 €, si applica un tetto massimo alle detrazioni.

Chi può accedere ai bonus edilizi nel 2025 – pourfemme.it

La detrazione massima sarà di 14.000 euro per i redditi fra i 75.000 e i 100.000 euro. Con redditi sopra i 100.000 euro, si potrà detrarre una cifra massima di 8.000 euro su tutti i vari bonus edilizi. Tutte le detrazioni vanno poi spalmate in dieci rate annuali, e non è dunque più possibile scegliere rate più brevi (come succedeva per esempio con i quattro anni del Superbonus). Il risultato concreto di queste politiche è che oggi è meno conveniente iniziare dei lavori per le seconde case.

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E non è un caso che si sia già registrata una riduzione del volume dei lavori. Già nel primo semestre 2025 si parla di un calo del 35%. Alcune parti politiche hanno anche denunciato un maggiore rischio di evasione. Meno incentivi significa inevitabilmente più lavori in nero. E dal 2026 anche i pochi bonus che sono ancora al 50% scenderanno tutti al 30%. Ecco perché conviene muoversi entro il 31 dicembre 2025.



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