Nuove leggi edilizia in Fvg: effetto moltiplicatore da 150milioni


Le nuove leggi sull’edilizia appena approvate in Fvg.

Le nuove leggi regionali sull’edilizia, n. 8 e 9, pubblicate il 9 luglio 2025, mirano a rilanciare la rigenerazione e la riqualificazione del patrimonio immobiliare privato in Friuli Venezia Giulia, con un investimento regionale di 50 milioni di euro che, secondo il presidente di Confartigianato Edili Fvg Paolo Dri, genererà un effetto moltiplicatore di almeno tre volte, arrivando a mobilitare circa 150 milioni di euro.

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A quasi cinquant’anni dal terremoto con queste norme ridisegneremo il volto dei nostri paesi e non per distruzione ma per un’azione di rigenerazione in cui tutti ci sentiamo coinvolti: imprese, Comuni, professionisti, cittadini”, ha affermato il presidente di Confartigianato Udine ed Fvg, Graziano Tilatti. “Con queste leve – ha aggiunto – l’edilizia può confermarsi settore anticiclico, proprio quando anche l’economia regionale dovrà fare i conti con i dazi al 30% preannunciati da Trump”.

In occasione di un incontro a Santa Maria La Longa, che ha visto la partecipazione di oltre 300 tra sindaci, professionisti, imprese e cittadini, sono stati illustrati i dettagli dei due bandi che la Regione pubblicherà tra fine luglio e inizio agosto, destinati ai privati con l’obiettivo di erogare le risorse entro la fine dell’anno.

Cosa prevedono le nuove leggi.

Il primo bando, dotato di 30 milioni di euro, finanzierà ristrutturazioni straordinarie di fabbricati ad uso abitativo o locativo, con contributi fino al 50% delle spese ammissibili e un massimo di 60mila euro per alloggio. Il secondo, con una dotazione di 20 milioni, sosterrà interventi di efficientamento energetico, come sostituzione di infissi, isolamento del tetto e cappotto termico, con contributi sempre fino al 50% e un tetto massimo di 12mila euro per intervento. Per le famiglie con ISEE inferiore a 25mila euro, la Regione anticiperà il contributo prima dell’inizio dei lavori, facilitando così l’accesso agli aiuti.

“L’obiettivo generale di queste norme è il potenziamento della capacità residenziale del territorio regionale – ha affermato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante -. Vogliamo dare a tutti la possibilità di avere una casa e di restare in regione, dove c’è lavoro, ci sono servizi – dagli asili nido ai trasporti con tariffe agevolate – e ci deve essere la possibilità di avere una casa”.

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“Intendiamo riqualificare ciò che esiste”, ha affermato il consigliere regionale Igor Treleani (Fdi) e il recepimento di alcuni contenuti del provvedimento nazionale «Salva Casa» nel «Nuovo codice regionale dell’Edilizia» è stato compiuto “con equilibrio, per sburocratizzare i processi, rimuovere incertezze e dare risposte alle domande del territorio”. Nel Nuovo Codice “sono inserite nelle attività di edilizia libera le vetrate Vepa, ovvero i giardini d’inverno”, ha portato ad esempio Treleani.

Marco Bertuzzo, presidente del Consorzio Costruttori Fvg, ha richiamato l’importanza di un’applicazione uniforme delle norme su tutto il territorio, mentre l’assessore Amirante ha annunciato una circolare imminente per coordinare gli uffici tecnici comunali. Denis Petrigh, rappresentante degli Stati Generali delle Costruzioni Fvg, ha evidenziato che queste leggi arrivano in un momento delicato per il settore, in seguito alla fine del Superbonus e al ridimensionamento degli incentivi statali, con effetti già percepibili anche a Trieste.

Le novità per il 2026.

L’assessore Amirante ha confermato il calendario serrato per la pubblicazione dei bandi e anticipato che per il 2026 sono previsti ulteriori strumenti di sostegno rivolti alle imprese e alla rigenerazione dei condomini.



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