Via al maxi piano per inserire dottori di ricerca nelle imprese
Credito d’imposta maggiorato di 10mila euro per ciascuna unità di personale assunta. Sul piatto 150 milioni di euro.
Un interessante articolo di Claudio Tucci su #IlSole24Ore
“Pronto il maxi piano del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, per incentivare le imprese all’assunzione di ricercatori e dottori di ricerca. È, infatti, alle battute finali il decreto interministeriale Mur-Mef attuativo della misura prevista dal decreto Pnrr Scuola, in vigore da luglio. A disposizione ci sono risorse per 150 milioni di euro.
La misura
Si tratta di un credito d’imposta maggiorato di 10mila euro per ciascuna unità di personale assunta, esteso a tutte le imprese e senza limiti numerici di contrattualizzazione per azienda. L’agevolazione spetta ai datori che assumono, a tempo indeterminato, dal 1° luglio 2025 al 31 dicembre 2026, almeno una unità di personale in possesso del titolo di dottore di ricerca ovvero che è o è stato titolare di un contratto da ricercatore.
Obiettivo 13.500 posti stabili
L’obiettivo, concordato con l’Europa, è quello di creare almeno 13.500 posti di lavoro a tempo indeterminato nel settore privato e favorire, per questa via, l’innovazione delle imprese, piccole e grandi aziende, attraverso il trasferimento tecnologico.
Università e imprese alleate
«Università e imprese, insieme, rappresentano un ecosistema capace di generare la scintilla dell’innovazione – ha sottolineato il ministro Bernini -. Con questa misura andiamo oltre il semplice meccanismo degli incentivi, puntando su un approccio strutturale: sostenere concretamente chi investe nei talenti e crede nel valore della ricerca. Questo intervento è un motore per il trasferimento tecnologico, favorirà la nascita di collaborazioni stabili tra atenei e imprese per creare opportunità di crescita e occupazione qualificata».
Dottorati e ricercatori
Le novità normative
Adesso questo dialogo si rafforza, anche con norme ad hoc. La novità rispetto ai passati incentivi (che avevano la forma di sgravi contributivi) è che si passa, come detto, al credito d’imposta e lo si estende a tutte le imprese italiane, non solo quindi alle imprese co-finanziatrici delle borse di dottorato innovativo. È cresciuto anche il contributo riconosciuto ai datori di lavoro che è passato da 7.500 euro complessivi a 10mila euro per ciascuna unità di personale assunta. Il periodo di riferimento per le assunzioni, originariamente previsto dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, è ora modificato dal 1° luglio 2025 al 31 dicembre 2026.
Le modalità di riconoscimento del credito d’imposta saranno dettagliate dal decreto interministeriale. Una volta firmato il provvedimento, sarà il Mur a emanare un Avviso pubblico per fornire le istruzioni tecniche rivolte alle imprese per la presentazione delle istanze sulla piattaforma telematica messa a disposizione per le finalità della misura.”
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