Report deposito contratti: oltre 110mila accordi depositati


Negli ultimi anni, l’erogazione tramite la contrattazione di secondo livello di strumenti di welfare e premi di risultato si è affermata come leva primaria per la valorizzazione del capitale umano e per l’ottimizzazione delle performance aziendali, contribuendo contestualmente al benessere dei dipendenti e all’incremento della produttività.

A conferma di questa tendenza, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la pubblicazione del Report deposito contratti del 15 giugno 2025 ha reso disponibili i dati relativi al deposito degli accordi di secondo livello, anche con riferimento alla tipologia, al settore economico, alla dimensione aziendale e alla distribuzione territoriale. Il Report evidenzia un trend decisamente positivo: rispetto a maggio 2024 si registra un incremento del 4% nel numero di contratti attivi, pari a 1.116 nuove intese formalizzate.

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L’Area Relazioni Industriali di Conflavoro presenta una sintesi dei principali dati emersi, analizzandoli con interesse grazie all’esperienza diretta maturata nel supporto alle imprese associate proprio nella redazione e deposito di contratti di secondo livello.

La distribuzione degli accordi 

Stando ai dati del citato Report, al 16 giugno 2025 risultano depositati 110.168 contratti, di cui il 62% riferiti ad aziende del settore servizi, il 37% al comparto industriale e l’1% all’agricoltura

A beneficiare dei vantaggi della contrattazione di secondo livello sono principalmente le imprese con meno di 50 dipendenti, il 49%, seguite da quelle con più di 100 dipendenti al 36% e poi da quelle tra 50 e 99 dipendenti con il 15%. A livello territoriale, primeggia il Nord Italia con il 74% dei contratti depositati, seguito dal Centro con il 17% ed infine dal Sud con il 9%.

Sul totale dei contratti depositati, 14.158 risultano attualmente attivi, con una platea complessiva di 3.705.749 lavoratori coinvolti.

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Le finalità prevalenti dei contratti attivi sono riconducibili a obiettivi di incremento della produttività, seguiti da miglioramento della redditività e qualità del lavoro. Di rilievo anche gli 8.771 contratti che includono misure di welfare aziendale.

Quanto agli importi, il premio medio annuo riconosciuto si attesta su un valore pari a 1.596,50 euro, con punte massime che si aggirano attorno ai 2.400 euro nel settore dei servizi.

Approfondendo i dati su base regionale, ai primi posti si collocano la Lombardia con 3.728 contratti attivi, seguita dall’Emilia Romagna con 2.637 contratti e dal Veneto con 1.512 contratti. In coda alla classifica Basilicata, Valle D’Aosta e Molise, rispettivamente con 46, 26 e 18 contratti attivi.

Focus sulla contrattazione di prossimità

Un’attenzione particolare merita la crescita della contrattazione di prossimità, che si caratterizza per l’importante potere derogatorio, entro specifici limiti e in presenza di specifiche finalità, a determinate disposizioni legislative e di CCNL.

A dimostrarlo sono gli stessi dati del Ministero del Lavoro: al 16 giugno 2025 risultano depositati 3.450 contratti di prossimità

In questo caso si inverte la tendenza: prevale il Sud con il 46% dei contratti depositati, segue il Nord con il 39% e chiude il Centro con il 15%. Nel Sud emergono i dati di Campania con 477 contratti depositati e Puglia con 430.

Anche per questa tipologia contrattuale permane la prevalenza del settore terziario (62%), seguito dall’industria (37%) e dall’agricoltura (1%).

Conclusioni

I dati del Ministero del Lavoro confermano il valore strategico della contrattazione di secondo livello come strumento per coniugare produttività, benessere e flessibilità organizzativa. In questo contesto, Conflavoro affianca le imprese in tutte le fasi di elaborazione e deposito degli accordi, promuovendo soluzioni su misura e conformi alle normative. 

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Con un’esperienza consolidata anche nella contrattazione di prossimità, l’associazione si pone come punto di riferimento per una contrattazione moderna, efficace e capace di generare valore reale per le aziende e per i lavoratori.





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