Le prospettive di sviluppo del settore edilizio in città sono state al centro di un importante confronto a crotone tra il sindaco Vincenzo Voce e una delegazione del consiglio direttivo di Ance Crotone, guidata dal presidente Giuseppe Sammarco. L’incontro ha toccato temi cruciali come gli effetti del Pnrr, l’impatto della Statale 106, i nodi ancora irrisolti sul piano di assetto idrogeologico (Pai) e l’adeguamento dei costi di costruzione nel territorio comunale. Al dialogo, definito “franco” e orientato a “costruire soluzioni sostenibili e coerenti con le esigenze delle imprese e della comunità”, hanno preso parte anche il direttore generale Luigi Leone, il vicepresidente Sergio Greco, il past president Massimo Villirillo e il consigliere Salvatore Mazzei. L’associazione dei costruttori ha evidenziato alcune criticità che “rischiano di frenare la ripartenza del comparto edile, proprio in una fase storica ricca di investimenti pubblici e privati con potenziale di generare sviluppo e lavoro”.
Costi di costruzione: ance propone gradualità
Uno dei temi più urgenti sollevati da Ance ha riguardato l’adeguamento dei costi di costruzione, deliberato dalla giunta comunale.Sebbene l’atto sia stato riconosciuto come legittimo e applicato ricorrendo ai valori minimi previsti dalla normativa, Ance ha proposto che l’adeguamento avvenga in maniera graduale. la preoccupazione è che un’applicazione immediata e integrale possa produrre “un impatto significativo per imprese e cittadini”, generando “effetti distorsivi o eccessivamente penalizzanti in un momento di delicata ripresa economica”. Il sindaco Voce ha mostrato “grande disponibilità”, condividendo l’esigenza di calibrare l’applicazione della misura con “senso di responsabilità e attenzione al tessuto produttivo”. Ha confermato la necessità dell’adeguamento, ma ha dato indicazioni agli uffici affinché “si valuti una modulazione nel tempo, in modo da accompagnare l’entrata a regime della norma senza creare discontinuità per le imprese del territorio.”
Il nodo Pai: aree a rischio e collaudi mancanti
Altro tema particolarmente sentito è stato quello relativo agli effetti del Pai sul territorio crotonese. Ance ha evidenziato i “risvolti negativi derivanti dall’inclusione, nel perimetro a rischio idrogeologico, di aree dove le opere di messa in sicurezza sono state già realizzate, ma non risultano ancora collaudate e, quindi, non recepite dalla regione calabria nel Pai.” Il sindaco Voce ha confermato di essere pienamente consapevole del problema e si è detto “disposto ad analizzare nel dettaglio la situazione”. L’obiettivo è “capire con esattezza a chi competano i collaudi delle opere già realizzate e valutare, con il coinvolgimento degli enti preposti, eventuali modifiche al perimetro del Pai per ridurre gli impatti su aree oggi erroneamente considerate a rischio.”
Sinergie per il futuro urbanistico e l’impegno di Ance
Nel corso dell’incontro, Voce ha anche illustrato gli indirizzi dell’amministrazione comunale per il futuro assetto urbanistico della città, in sinergia con le risorse del Pnrr e con la progettazione legata alla nuova Statale 106. ha accolto con interesse le indicazioni di Ance, riconoscendo l’importanza del contributo tecnico e imprenditoriale dell’associazione dei costruttori nell’individuazione di “soluzioni concrete e attuabili”. “È stato un momento importante di ascolto e confronto – ha dichiarato il presidente di Ance Crotone, Giuseppe Sammarco – che conferma l’attenzione dell’amministrazione comunale per il settore edilizio. ci auguriamo che questo dialogo possa continuare in maniera strutturata, per affrontare insieme le sfide che attendono il nostro territorio nei prossimi anni.”
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