CCNL Lapidei – Aziende industriali: rinnovata la parte normativa ed economica


Per i dipendenti dalle aziende esercenti l’attività di escavazione e lavorazione dei materiali lapidei, ghiaia, sabbia e inerti, Confindustria Marmomacchine e Anepla con Feneal, Filca e Fillea hanno sottoscritto in data 15 luglio 2025 l’accordo che completa il testo del CCNL, disciplinandone gli istituti normativi. In data 10 giugno 2025, le Parti avevano definito la parte economica del rinnovo. L’intesa prevede aumenti retributivi, nuove misure su permessi, assistenza sanitaria, welfare e previdenza integrativa. Introdotti miglioramenti per congedi familiari, congedo mestruale e inserimento scolastico. Definiti contributi aziendali per Fondo Altea e Fondo Arco. Previsti importi welfare una tantum e possibilità di destinazione a fondi chiusi. L’accordo decorre dal 1° aprile 2025 e scadrà il 31 marzo 2028.

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Confindustria Marmomacchine e Anepla con Feneal, Filca e Fillea hanno sottoscritto in data 15 luglio 2025 l’accordo che completa il testo del CCNL, disciplinandone gli istituti normativi. In data 10 giugno 2025  le Parti avevano definito la parte economica del rinnovo.

Ambito di applicazione

Gli accordi riguardano i dipendenti dalle aziende esercenti l’attività di escavazione e lavorazione dei materiali lapidei, ghiaia, sabbia e inerti.

Minimi tabellari

L’accordo prevede aumenti retributivi in tre fasi: da luglio 2025, luglio 2026 e luglio 2027, con incrementi progressivi per tutte le categorie professionali. Al livello più basso si aggiunge un superminimo collettivo.

Permessi

Viene aggiunto un giorno retribuito per lutto o grave infermità. Introdotto un giorno obbligatorio per nascita, adozione, affidamento o decesso perinatale. Le lavoratrici ottengono un giorno per congedo mestruale con certificazione. Aumentano le ore retribuite per inserimento scolastico.

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Assistenza integrativa

Dal gennaio 2026 cresce il contributo aziendale al Fondo Altea per ogni lavoratore, rafforzando la copertura sanitaria.

Welfare contrattuale

Dal luglio 2025 i lavoratori ricevono un importo welfare una tantum in quattro tranche. L’importo si riduce per i part-time e non spetta in caso di aspettativa. Chi va in pensione entro novembre 2026 riceve tutto alla cessazione. Le somme non rientrano nel TFR. Le aziende possono erogarle come fringe benefits. I lavoratori possono destinarle al fondo Arco o ad altri fondi chiusi.

Previdenza integrativa

Dal gennaio 2026 aumenta il contributo aziendale al fondo Arco, con ulteriori incrementi nel 2027 e 2028, calcolati sulla retribuzione utile al TFR.

Decorrenza e durata del contratto

Il contratto decorre dal 1° aprile 2025 e scade il 31 marzo 2028.

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