VENEZIA. I tagli potrebbero comportare per il Veneto una riduzione di circa 900 milioni di euro nei prossimi sette anni tra fondi diretti e risorse per lo sviluppo rurale. Dopo l’allarme della Cia-Agricoltori Italiani del Trentino per il drastico ridimensionamento della Politica Agricola Comune (Pac), con un taglio stimato vicino al 30% delle risorse dedicate al settore, preoccupazione arriva anche dal Consiglio regionale del Veneto.
“Il taglio del 30% ai fondi agricoli europei previsto nella prossima programmazione 2028–2034 – denuncia infatti il consigliere regionale Stefano Valdegamberi (Gruppo misto) – è una scelta scellerata e miope, che colpirà duramente anche il nostro territorio. Stiamo parlando di centinaia di milioni di euro in meno per il settore primario, con conseguenze devastanti per le imprese, le famiglie e l’intero equilibrio del nostro sistema rurale”.
Valdegamberi attacca duramente “la Commissione Europea guidata da Ursula von der Leyen, riconfermata grazie ai voti di popolari, socialisti e parte dei liberali, gli stessi che oggi approvano un bilancio che toglie risorse vitali all’agricoltura per destinarle al riarmo e alla spesa militare. Nel Veneto l’agricoltura rappresenta oltre il 10% del Pil allargato al comparto agroalimentare, con più di 60.000 imprese attive, moltissime delle quali a conduzione familiare. Le zone montane e la pianura subiranno un colpo durissimo. Non si tratta solo di economia: si tratta di presidio del territorio, di sicurezza alimentare, di identità”.
A rischio, secondo il consigliere, i contributi diretti agli agricoltori veneti, con tagli medi del 40%, i bandi per l’innovazione e il ricambio generazionale nelle campagne, i fondi per la lotta al dissesto idrogeologico e la gestione sostenibile delle risorse naturali. “C’è chi in Italia ha promesso il contrario: a marzo 2024 – conclude – Antonio Tajani aveva rassicurato tutti dichiarando che i fondi di coesione e quelli agricoli non sarebbero stati toccati. Oggi il suo partito, insieme a socialisti e liberali, ha avallato esattamente il contrario. È una presa in giro verso le nostre comunità rurali. Serve un fronte trasversale a livello nazionale e regionale per fermare questi tagli. Il Veneto non può rimanere in silenzio mentre ci portano via le risorse che servono a tenere viva la nostra agricoltura. Von der Leyen, Tajani, e chi li sostiene dovranno rispondere di queste scelte davanti ai cittadini”.
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