Il drastico taglio ai fondi della politica agricola comune destinati alla pesca, annunciato dalla Commissione presieduta da Ursula von der Leyen, scatena la reazione di Coldiretti Liguria. Secondo l’associazione, la nuova proposta di bilancio prevede una riduzione netta del 67%, con un passaggio da 6,1 a poco più di 2 miliardi di euro.
“È un tradimento nei confronti delle marinerie italiane e particolarmente devastante per la Liguria”, ha affermato in una nota stampa Daniela Borriello, responsabile Coldiretti Pesca Liguria. Una misura che colpisce un settore già duramente provato dalla riduzione delle giornate di pesca, dall’invecchiamento della flotta e da un aumento dei costi del 67%.
“Meno fondi, meno sicurezza alimentare”
Il colpo alla piccola pesca artigianale arriva in un momento di grande trasformazione per il comparto. Nonostante le difficoltà, infatti, il settore ha mostrato resilienza attraverso forme innovative come l’ittiturismo, il pescaturismo e la vendita diretta a chilometro zero.
“In Liguria”, ha denunciato Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria, e Bruno Rivarossa, delegato confederale, “il taglio dei fondi è un colpo mortale per le comunità costiere. Le marinerie sono patrimonio di identità, lavoro e tutela ambientale. Ogni euro perso significa meno sicurezza alimentare, meno occupazione, minori garanzie per gli stock ittici”.
L’appello: “Serve un confronto urgente con Bruxelles”
Coldiretti Liguria chiede un intervento immediato. “Il taglio di due terzi dei fondi comunitari è un affronto alla pesca ligure”, ha ribadito Borriello. “La nostra pesca, praticata in modo artigianale e sostenibile, non può essere sacrificata per una politica miope che ignora tradizioni e vocazione costiera”.
L’associazione lancia un appello per aprire rapidamente un tavolo con il governo e con Bruxelles, per “difendere il nostro mare, i nostri pescatori e un modello di pesca responsabile che ha dimostrato di funzionare anche in tempi difficili”.
Coldiretti ha concluso: “Non è tempo per tagli indiscriminati, ma per sostenere chi ogni giorno sfida costi e burocrazia per portare sulle tavole pesce di qualità e difendere un’identità territoriale ormai in affanno”.
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