Post, alluvione, 22 milioni di euro Consorzio di bonifica della Romagna occidentale: 70 cantieri completati


Il comprensorio collinare e montano ricadente nel territorio del Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale si estende su oltre 120.000 ettari tra Emilia-Romagna (70.000 ettari) e Toscana (50.000 ettari), coinvolgendo 4 province, Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna e Firenze, 20 comuni, dislocati in quattro vallate (da ovest verso est: del Santerno, del Senio, del Lamone e del Marzeno), a testimonianza di un presidio territoriale ampio, articolato e spesso complesso da gestire.

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Il territorio collinare e montano è stato duramente colpito dagli eventi alluvionali del maggio 2023, poi seguiti da quelli del 2024 e della primavera del 2025, che hanno generato solo in quell’anno oltre mille segnalazioni di danni da frana, in particolare nella fascia a monte della Vena del Gesso nei comuni di Brisighella, Modigliana, Casola Valsenio, Fontanelice e Castel del Rio, con oltre 1.500 ettari di terreno coinvolti. In Romagna, i danni hanno colpito soprattutto la viabilità, aree boscate e le colture agricole.

“In risposta a tale emergenza – si legge in una nota il Consorzio su delega della Regione Emilia Romagna – autorità idraulica competente sui rii naturali demaniali – ha attivato una rete straordinaria di interventi con le risorse rese disponibili dalle ordinanze commissariali 8, 12, 33 e 35. Opere fondamentali per il ripristino dell’officiosità idraulica del reticolo idrografico minore, oltre che per contenimento del dissesto idrogeologico. In totale, nel 2024, sono stati completati circa 70 cantieri, rispetto ad un programma che prevede interventi in oltre 200 rii (corsi d’acqua che affluiscono nei fiumi/torrenti principali) dell’area collinare e montana, con un investimento complessivo di 22 milioni di euro (Ordinanze n. 8 e 12 del 2023, n. 33 e 35 del 2024 del Commissario alla ricostruzione: 3.500.000 per il Torrente Marzeno, 5.200.000 per il Fiume Lamone, 4.700.000 per il Torrente Senio, 4.400.000 per il Torrente Santerno, 2.200.000 per il Torrente Samoggia, 2.000.000 per interventi di manutenzione straordinaria alla canaletta di Errano). Solamente nel 2024 sono state coinvolte direttamente14 imprese esecutrici”.

“Gli interventi – viene spiegato – includono la rimozione di materiale franato, detriti e vegetazione, la riapertura delle canalizzazioni e modesti interventi di manutenzione straordinaria alle opere idrauliche esistenti. Le attività sono tutte coordinate dai tecnici del Consorzio. Questi interventi sui rii sono stati resi possibili grazie a un accordo di avvalimento tra il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale – che ha potuto operare con tempestività grazie alla profonda conoscenza del territorio – la Regione Emilia-Romagna e la Regione Toscana, le cui Agenzie regionali e Genio Civile rivestono il ruolo di autorità idrauliche competenti su tutti i corsi d’acqua naturali demaniali. Nelle prossime settimane prenderanno il via ben 16 interventi sui corsi d’acqua minori delle vallate principali ricadenti nell’ambito dell’Ordinanza 35 del PNRR, per un totale complessivo di 9.800.000 euro. Oltre a tre interventi specifici che riguardano il centro urbano di Palazzuolo sul Senio, la parte alta del Torrente Samoggia nei Comune di Brisighella e Modigliana e un intervento di manutenzione straordinaria della canaletta di Errano, che va dalla briglia della chiusa, fino alle bocche dei canali a monte dell’abitato di Faenza  Nonostante le difficoltà, l’agricoltura in area collinare e montana si conferma elemento vitale. Mentre sono in corso molteplici interventi per limitare e contenere i danni creati dalle abbondanti piogge, è necessario dotare le aziende agricole di strutture in grado di poter soddisfare irrigazioni di soccorso”.

“Per sostenere queste esigenze – si legge ancora – il Consorzio ha realizzato 21 impianti irrigui, i cosiddetti ‘laghetti’ interaziendali, con una capacità d’invaso di circa 3 milioni di metri cubi, che raggiungono 830 aziende attraverso una rete di circa 400 km di condotte. L’investimento, distribuito tra il 2000 e il 2023, supera i 51 milioni di euro. Sono in fase di progettazione numerosi nuovi interventi irrigui, destinati alla candidatura al bando pubblico della Regione Emilia-Romagna della misura Psr – Srd07, che coinvolgeranno circa 350 aziende agricole. In totale gli investimenti previsti ammonteranno a 12.000.000 di euro. I progetti principali riguardano: nuovi impianti a Imola (località Bergullo) e a Casalfiumanese, ampliamenti dell’impianto irriguo esistente a Faenza e Castel Bolognese (il Tebano-Serra) e a Brisighella (Ebola), interventi di manutenzione straordinaria sugli impianti Paglia e Albonello nei Comuni di Brisighella e Faenza”.

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“Servono interventi strutturali che sappiano trattenere ed anche stoccare l’acqua a monte, con un utilizzo agricolo funzionale – dichiara il presidente del Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale, Antonio Vincenzi –. In collina, non dobbiamo costruire autostrade fluviali, ma regimare al meglio le acque di corrivazione nei campi e nei boschi, anche attraverso la realizzazione di invasi montani e opere diffuse di raccolta e gestione delle acque, come briglie e traverse». Prosegue: «Il Consorzio auspica un piano straordinario per la manutenzione delle opere esistenti, l’adattamento delle attività agricole in prossimità dei corsi d’acqua, una pianificazione a scala di bacino idrografico – ancora oggi frammentata – e la creazione di invasi anche nelle aree allagabili e casse di espansione future. Una strategia da condividere con le aziende agricole e forestali, per garantire sicurezza, resilienza e futuro alle aree collinari e montane sempre più esposte ai cambiamenti climatici e al dissesto. Il Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale è disponibile a fornire il proprio contributo: siamo fra i pochi enti in grado di fare progetti, realizzarli attraverso tecnici che curano la direzione lavori, a garanzia della qualità degli interventi, del rispetto delle tempistiche e della piena coerenza con le esigenze del territorio”.



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