Turismo: contributi per gli alloggi dei lavoratori


L’art. 14 del DL. 95/2025 prevede l’erogazione di contributi volti a sostenere investimenti per la creazione ovvero la riqualificazione e l’ammodernamento, sotto il profilo dell’efficientamento energetico e della sostenibilità ambientale, degli alloggi destinati a condizioni agevolate ai lavoratori del comparto turistico-ricettivo, ivi inclusi quelli impiegati presso gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande.

Più precisamente il legislatore riserva risorse ai soggetti che, nella piena ed esclusiva disponibilità di immobili, gestiscono in forma imprenditoriale alloggi o residenze per i lavoratori del comparto turistico-ricettivo, gestiscono strutture turistico-ricettive ovvero gestiscono esercizi di somministrazione di alimenti e bevande.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Come si legge nella relazione di accompagnamento del provvedimento, si tratta delle staff house ossia gli alloggi forniti da un datore di lavoro ai propri dipendenti, finalizzati a garantire un’adeguata sistemazione abitativa durante il periodo di prestazione lavorativa. Le staff house, infatti, possono essere strutture temporanee o permanenti, destinate ad accogliere i lavoratori impiegati stabilmente o stagionalmente.

Il problema dell’accesso ad alloggi a prezzi accessibili per i lavoratori del turismo è peraltro aggravato nelle aree con picchi di flussi turistici o con alta densità turistica, dove i costi delle locazioni diventano particolarmente elevati, di fatto impedendo loro di accettare offerte di lavoro laddove non dispongano di una diversa soluzione abitativa.

Per l’operatività è necessario attendere l’emanazione di un Decreto ministeriale, da adottare entro il 31 luglio 2025, che dovrà individuare le tipologie di costo, le specifiche categorie dei soggetti beneficiari e le modalità per garantire gli alloggi, per un periodo non inferiore a 5 anni, secondo condizioni agevolate in misura proporzionale al beneficio ammesso e comunque recanti una riduzione del canone di locazione di almeno il 30% del valore medio di mercato.

La relazione tecnica evidenzia che il vincolo di destinazione quinquennale è da intendersi riferito alla platea dei lavoratori, e non ad un singolo lavoratore, alle dipendenze delle imprese del comparto turistico-ricettivo, ivi inclusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, che nell’arco della suddetta forbice temporale quinquennale fruiscono degli immobili oggetto dei contributi.

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L’erogazione dei contributi avverrà nel pieno rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato.



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