Il futuro delle valli di Pesa e Virginio. Come valorizzare il parco agricolo. La Regione finanzia lo studio


“Si tratta di un passo decisivo verso un modello territoriale integrato, resiliente e sostenibile, che valorizza l’identità e il capitale naturale delle valli di Pesa e Virginio, in tutela degli ecosistemi e in risposta agli effetti del cambiamento climatico. Proveremo a immaginare e disegnare la Val di Pesa del 2050, risolvendo problemi e valorizzando peculiarità paesaggistiche sul corso del torrente dal Chianti all’Arno mediceo”. E’ così che l’assessore all’ambiente Lorenzo Nesi ha presentato l’approvazione da parte di Regione Toscana dello schema di accordo per la realizzazione dello studio di fattibilità del progetto di paesaggio le “Valli di Pesa e Virginio”. Un progetto del quale il Comune di Montelupo è capofila e che coinvolge anche il Comune di Montespertoli (per restare in ambito Empolese – Valdelsa) oltre ai comuni di Barberino Tavarnelle, Castellina in Chianti, Greve in Chianti, Lastra a Signa, Radda in Chianti, San Casciano in Val di Pesa e Scandicci. Un’iniziativa che nasce come evoluzione della strategia di fruizione e valorizzazione del Parco agricolo multifunzionale della Pesa, già delineata nel piano d’azione del Contratto di Fiume e ora candidata ad entrare a pieno titolo nella pianificazione regionale.

Il progetto ha ottenuto un finanziamento di 50mila euro da parte della Regione per lo studio di fattibilità. Una somma che potrebbe essere integrata dai contributi di interessate allo sviluppo di dettaglio di alcune delle azioni ipotizzate nell’accordo, attraverso lo strumento dell’Artbonus regionale (che godono di un payback del 40% in credito d’imposta IRAP). “Si tratta di un ambizioso progetto di paesaggio sulle Valli di Pesa e Virginio – ha confermato il sindaco Simone Londi – la speranza è che le importanti imprese localizzate in valle colgano l’occasione per supportane in sussidiarietà la stesura con donazioni Artbonus su aspetti a cui sono direttamente interessate”.

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Il piano mira in buona sostanza ad allineare le strategie locali condivise in sede di Contratto di Fiume tramite gli strumenti di pianificazione della Regione con valenza di Piano Paesaggistico, prevedendo azioni concrete come la riforestazione del corridoio ecologico del fiume, il restauro della morfologia fluviale, la costruzione di invasi e di altri sistemi di accumulo della risorsa idrica e l’integrazione paesaggistica ed ecologica delle aree industriali. Una previsione riguarda il Virginio e la propria valle, con la valorizzazione dell’area in foce e una percorrenza in mobilità dolce tra Ginestra Fiorentina a Tavarnelle Val di Pesa per un sviluppo lineare di circa 18 km.

Giovanni Fiorentino



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