Trattenere l’acqua quando ce n’è in abbondanza per poi riutilizzarla nei periodi di maggiore siccità. Una cosa apparentemente semplice e di buon senso, che potrebbe aiutare molto la nostra agricoltura. Dopo il via libera dell’Unione Europea all’utilizzo dei fondi di coesione, per la prima volta questo obiettivo sembra più vicino. Con i fondi europei si potranno costruire bacini di accumulo, infrastrutture idriche strategiche per garantire la sopravvivenza dell’agricoltura e la sicurezza del territorio anche in Liguria.
Negli ultimi tre anni i danni provocati dai cambiamenti climatici all’agricoltura italiana hanno superato i 20 miliardi di euro, e il caldo estremo di queste settimane ne è l’ennesima dimostrazione
In Liguria, dalla Piana di Albenga al levante ligure, passando per l’entroterra genovese e imperiese, diverse zone hanno registrato gravi difficoltà di approvvigionamento idrico, con impatti devastanti sulla produzione agricola, in particolare per ortaggi, florovivaismo, uliveti e vigneti.
L’acqua è un bene strategico e la sua gestione sostenibile deve diventare una priorità assoluta, anche in chiave di tutela ambientale e difesa del suolo.
Il via libera dell’UE, conferma Coldiretti Liguria, si inserisce negli obiettivi di adattamento climatico, resilienza del sistema agricolo e valorizzazione delle risorse naturali, e ora impone un’accelerazione da parte delle istituzioni per rendere i progetti operativi sul territorio.
Nel video la voce di Gianluca Boeri, Presidente di Coldiretti Liguria
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