“Usa minacciano l’UE con la tassa al 17% su export


Gli Stati Uniti minacciano di colpire le esportazioni di prodotti alimentari dell’Ue con dazi del 17%. A riferirlo è stato il Financial Times, citando diverse fonti vicine al dossier. La richiesta è stata presentata al commissario europeo per il Commercio, Maros Sefcovic, durante gli incontri avvenuti a Washington. Secondo il quotidiano economico britannico, la “minaccia” è arrivata proprio in vista della scadenza del 9 luglio, dopo la quale gli Stati Uniti hanno annunciato l’imposizione di tariffe del 20% su tutti i beni dell’Ue, in mancanza di un accordo. L’obiettivo sarebbe quindi quello di concordare un piano commerciale. Il presidente Donald Trump vuole che Bruxelles conceda alle aziende statunitensi ampie esenzioni dai regolamenti e che riduca il suo surplus commerciale con gli Usa. (SkyTg24)

Sulla questione dazi si è espresso poi anche il portavoce della Commissione europea per il Commercio, Olof Gill. “Dopo aver discusso lo stato di avanzamento della questione con i nostri Stati membri, la Commissione si impegnerà nuovamente con gli Stati Uniti sul merito nel fine settimana. Al tempo stesso, ci stiamo preparando all’eventualità che non si raggiunga un accordo soddisfacente”, ha detto Gill sottolineando che “la posizione dell’Ue è stata chiara fin dall’inizio: siamo favorevoli a una soluzione negoziata con gli Stati Uniti, e questa rimane la nostra priorità”. Poi ha aggiunto: “Sono stati compiuti progressi verso un accordo di massima durante l’ultimo ciclo di negoziati svoltosi questa settimana”.

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Non ci sarebbero stati progressi verso un accordo commerciale tra l’Ue e gli Stati Uniti. È quanto emerge dalle discussioni avute nella riunione degli ambasciatori Ue, dove sembra che il pessimismo si stia diffondendo in vista della scadenza del 9 luglio. “Siamo esattamente dove eravamo la settimana scorsa. Non c’è mai stato un senso di ottimismo. Tutti, fin dall’inizio, dicevano che sarebbe stato difficile”, ha riferito all’AGI una fonte diplomatica. “Non c’è un accordo chiaro, tutte le opzioni rimangono sul tavolo”, ha confermato una seconda fonte. L’obiettivo rimane comunque di arrivare a un accordo di principio entro il 9 luglio per evitare che tornino i dazi al 20%.

Secondo diverse fonti, gli scenari che i partner commerciali degli Stati Uniti hanno davanti sarebbero tre: una sospensione dei dazi reciproci, mantenendo in piedi i negoziati per ulteriori riduzioni tariffarie, per i Paesi che hanno siglato un accordo di principio (ovviamente il 10% rimarrebbe); un ripristino dei dazi sospesi, quindi del 20% nel caso dell’Ue, mantenendo i negoziati per un eventuale accordo futuro; dazi fino a nuovo avviso senza negoziati.

Sul nodo dei dazi tra Ue e Usa, “non posso dire cosa accadrà”, ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in video collegamento con “Forum in masseria 2024”. “Da parte italiana abbiamo lavorato per fare in modo che il rapporto tra le due sponde fosse franco, costante e teso a cercare di risolvere i problemi. Dobbiamo essere soddisfatti per essere riusciti a ricostruire un dialogo” con gli Stati Uniti. “Stiamo facendo tutti quanti la nostra parte di lavoro ma non posso entrare nel merito degli accordi”, ha aggiunto la premier.

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