Da eredi a padri d’impresa


di valentina magri

Da figli che proseguono l’attività dell’azienda di famiglia a padri fondatori di nuove imprese. Questo il paradigma che accomuna le nuove generazioni di alcune famose dinastie imprenditoriali italiane, come Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, Leonardo Maria Del Vecchio, Carlo Pesenti, Luca Rancilio.

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Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi hanno creato il family office H14. Inoltre, il figlio minore di Silvio Berlusconi nel 2014 ha costituito a Milano anche il family office Ithaca Investments insieme a Giorgio Valaguzza, ex banchiere di Jp Morgan ed ex compagno della sorella Barbara Berlusconi. Sia H14 che Ithaca Investments fanno leva sull’eredità del padre Silvio Berlusconi, stimata in 7 miliardi di dollari all’epoca della sua morte, nel giugno 2023. Ithaca ha investito circa 25 milioni di dollari in round pre-seed e seed di 20 startup, tra cui rientrano le fintech italiane Scalapay e Young Platform. Gli investimenti di H14 includono la società tecnologica italiana Bending Spoons e anche il private equity Nextalia.

Leonardo Maria Del Vecchio (uno dei figli di Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica), ha creato nel 2022 il single family office LMDV Capital. Quest’ultimo ha investito in diversi settori in Italia e nel mondo (immobiliare, alberghiero, cibo e bevande, tecnologia) e ha anche creato LMDV Hospitality, dalla fusione tra Triple Sea Food e Twiga.

Italmobiliare, società fondata nel 1946 dalla famiglia Pesenti e quotata alla Borsa di Milano dal 1980, è stata riconfigurata come moderna holding d’investimento nel 2016 a seguito dalla vendita di Italcementi al gruppo tedesco Heidelberg Materials da parte di Giampiero e Carlo Pesenti, rispettivamente espressione della quarta e quinta generazione familiare. Nello stesso anno, Carlo Pesenti ha rilevato dalla vedova Sposito Clessidra. Quest’ultima era stata fondata dal defunto Claudio Sposito, ex Morgan Stanley e poi passato per un breve periodo alla guida di Fininvest. «Essere un investitore attivo è un vero e proprio mestiere. Serve esperienza, servono persone, serve un’organizzazione, servono processi. È un’attività complessa e sofisticata che ho deciso di intraprendere per valorizzare il patrimonio di know-how ed esperienza frutto della lunga storia industriale della mia famiglia», spiega Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italmobiliare, parlando della strategia di investimento della holding. E, riguardo all’impegno sostenibile che contraddistingue Italmobiliare, aggiunge «Abbiamo scelto questo percorso alla fine degli anni Novanta e ha creato un valore straordinario, rivelandosi un fattore di successo. Oggi coinvolgiamo tutte le società su quattro leve fondamentali, governance e catena del valore, strategia climatica, salute e sicurezza e sviluppo del capitale umano, contribuendo attivamente al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Onu per l’agenda 2030. E il management è misurato anche in base al raggiungimento di questi obiettivi di sviluppo sostenibile»

Luca Rancilio (in foto) a 20 anni a seguito della morte del padre ha ereditato l’azienda di famiglia, Rancilio Group, storico produttore di macchine per il caffè creato dal nonno Roberto Rancilio nel 1927. «All’epoca stavo ancora studiando e mi è mancata la terra sotto i piedi. Rancilio non era una startup, ma io ero uno startupper. Ho scontato l’inesperienza e lo scetticismo delle banche, ma anche la gioia del nuovo che avanzava e di fare esperimenti. Così abbiamo creato nuovi prodotti e aperto una filiale in Usa».

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