La Commissione Europea ha ribadito con fermezza che l’entrata in vigore della normativa sull’intelligenza artificiale, nota come AI Act, procederà senza alcun rinvio, nonostante le richieste di posticipi avanzate da grandi aziende come Google, Meta e altre realtà industriali europee e statunitensi.
Questa legge, la prima a livello globale a regolamentare in modo completo l’IA, è già parzialmente operativa da febbraio 2024. A partire da agosto 2024, si applicheranno le regole per i modelli di IA di uso comune, mentre dal 2026 scatteranno obblighi più rigorosi per le applicazioni considerate ad alto rischio, impiegate in settori delicati come la sanità, la finanza, la giustizia e i trasporti, così come si legge su italianelfuturo.com.
L’AI Act impone requisiti di trasparenza, documentazione e gestione del rischio, modulati in base al grado di pericolosità del sistema IA. Tuttavia, alcune imprese, in particolare le startup e le PMI, temono che gli oneri amministrativi e i costi per rispettare la normativa possano ostacolare l’innovazione e compromettere la competitività dell’Europa.
Dal punto di vista geopolitico, questa regolamentazione rappresenta un passo chiave per l’Unione Europea nel tentativo di rafforzare la propria sovranità tecnologica, in un ambito dominato da Stati Uniti e Cina. L’obiettivo è creare un mercato europeo dell’IA che sia sicuro, affidabile e trasparente, capace di instaurare fiducia tra cittadini, imprese e investitori.
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