Rinnovabili, Santaniello: “Ennesimo scempio attuato dal Governo”



AVELLINO – “Dobbiamo ringraziare Romani e Berlusconi per l’ennesimo scempio messo in atto dal Governo attraverso il decreto sull’energie rinnovabili. Se oggi le banche estere hanno sospeso i finanziamenti mettendo in ginocchio migliaia di imprese e società impegnate nel settore del fotovoltaico, presenti anche nella provincia di Avellino è solo colpa loro”.
Cosi Roberta Santaniello, delegata all’ambiente e territorio dell’esecutivo provinciale del PD. “Durante il Governo Prodi – prosegue la Santaniello – la riforma varata da Bersani aveva fatto decollare il settore, incentivando la produzione di energia rinnovabile su tutto il territorio, specialmente al Sud e determinando cosi la possibilità  di creare sviluppo e posti di lavoro. Solo pochi mesi fa il governo aveva fissato gli incentivi al fotovoltaico valevoli fino al 2013 che sono stati  improvvisamente bloccati mentre già erano partiti investimenti, finanziamenti e progetti con un rincio di un mese.
Conoscendo la tempistica della burocrazia italiana, il settore sarà fermo per mesi e questo creerà perdite di milioni di euro, e proprio come sta avvenendo in queste ore all’ELITAL, centinaia di dipendenti che dovranno ricorrere alla cassa integrazione. Il terzo Conto energia bloccato dal ministro disciplinava la distribuzione degli incentivi e doveva restare in vigore fino al 2013. La sua abolizione ora porta le banche a negare gli investimenti e gli operatori così devono sospendere le installazioni perché nessuno assicura che l’Enel le allacci alla rete.
Volendo esprimere la solidarietà all’ELITAL e alle tante società di ingegneria presenti sul nostro territorio, come Progetto Energia di Vallesaccarda che si sono distinte per la produzione e la diffusione di impianti sul territorio nazionale, eserciteremo un azione forte al fianco di tutte le associazioni che hanno costituito il gruppo ‘SOS RINNOVABILI’. Presto convocheremo un tavolo con le associazioni del campo e quelle ambientaliste per fare il punto della situazione. La nostra provincia, per la sua configurazione e per la presenza di imprese all’avanguardia, può infatti essere uno dei fiori all’occhiello in questo settore che ha permesso un incremento del PIL nazionale dell’1%. Necessario un passo indietro da parte del governo per non creare un effetto difficilmente controllabile su sviluppo, economia e lavoro”.

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