IVA nel decreto 81/2025: le novità per imprese e professionisti


Il Decreto Legislativo n. 81 del 12 giugno 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 134, introduce importanti disposizioni integrative e correttive in materia di adempimenti tributari.

Fra i principali ambiti di intervento troviamo: concordato preventivo biennale, giustizia tributaria, sanzioni e, soprattutto, IVA. L’obiettivo è semplificare gli obblighi fiscali e rafforzare la coerenza normativa, con impatti diretti per imprese, professionisti e operatori sanitari.

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Di seguito, un approfondimento chiaro e operativo sulle principali novità riguardanti l’IVA nel decreto 81/2025, con uno sguardo tecnico ma accessibile alle implicazioni per chi fa impresa.

 

Divieto permanente di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie B2C

Una delle novità più rilevanti in tema di IVA nel decreto 81/2025 riguarda il divieto strutturale di emissione della fattura elettronica tramite SdI per le prestazioni sanitarie rivolte a persone fisiche. L’articolo 2 del decreto rende permanente un divieto finora soggetto a continue proroghe, motivato da esigenze di tutela della privacy (Garante Privacy).

Il divieto si applica:

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  • a tutti i soggetti che erogano prestazioni sanitarie verso consumatori finali (B2C);
  • sia che siano tenuti, sia che non siano tenuti all’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria (TS);
  • anche quando il paziente si è opposto all’invio dei dati al TS.

 

In caso di fatture miste (sanitarie + altre spese):

  • se le voci non sono distinguibili, la spesa va inviata al Sistema TS come “altre spese” (codice AA);
  • se sono distinguibili, ogni voce va trasmessa separatamente.

 

In ogni caso, la fattura non deve passare dal Sistema di Interscambio (SdI) ma può essere emessa in formato cartaceo o elettronico alternativo.

 

Nuove regole per l’invio dei corrispettivi per la ricarica elettrica

L’articolo 3 del decreto introduce una disciplina specifica per gli operatori che forniscono servizi di ricarica elettrica dei veicoli.

In attesa di un provvedimento attuativo (entro 180 giorni), viene prevista una semplificazione degli obblighi di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri, che non richiederà i dati identificativi del cliente.

Le violazioni (omessa, tardiva o inesatta trasmissione) comporteranno:

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  • sanzione pari al 70% dell’imposta con un minimo di 300 euro;
  • sanzione amministrativa fissa (100 euro a trasmissione, massimo 1.000 euro a trimestre) in caso di irregolarità formali non incidenti sul tributo.

 

Questa misura è pensata per favorire la tracciabilità dei pagamenti nel settore della mobilità elettrica, senza gravare sugli operatori con adempimenti eccessivi.

 

Spese sanitarie: invio annuale al Sistema Tessera Sanitaria

Con l’articolo 5, il decreto 81/2025 modifica la frequenza dell’invio delle spese sanitarie al Sistema Tessera Sanitaria per il periodo d’imposta 2025: non più semestrale ma annuale. Questo cambiamento riguarda:

  • strutture sanitarie accreditate e non;
  • farmacie e parafarmacie;
  • medici, odontoiatri, psicologi, veterinari e altri professionisti sanitari.

 

La data esatta dell’invio annuale sarà fissata da un successivo decreto MEF.

 

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Forfettari e acquisti intracomunitari: nuove scadenze IVA

Un’importante novità contenuta nell’articolo 6 del decreto riguarda i soggetti forfetari che effettuano acquisti intracomunitari. In precedenza, l’IVA derivante da operazioni superiori a 10.000€ o da prestazioni di servizi UE era da versare entro il 16 del mese successivo.

Con il nuovo assetto normativo:

  • il versamento dell’IVA avverrà con cadenza trimestrale;
  • il termine è fissato al 16 del secondo mese successivo a ciascun trimestre solare.

 

La semplificazione interessa sia chi supera la soglia dei 10.000€ negli acquisti intracomunitari di beni, sia chi acquista servizi intracomunitari, agevolando la pianificazione dei versamenti per chi opera in regime forfetario.

 

Considerazioni finali sulle novità IVA nel decreto 81/2025

Il nuovo impianto introdotto dal decreto 81/2025 si muove in direzione di una maggiore semplificazione fiscale, nel tentativo di conciliare esigenze di controllo e privacy con la realtà operativa delle imprese.

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Per le PMI, è essenziale comprendere appieno le implicazioni delle novità sull’IVA nel decreto 81/2025, al fine di adattare tempestivamente i processi interni e garantire la piena compliance normativa.

Miller Group è al fianco delle imprese per interpretare correttamente queste novità e supportare la gestione di ogni adempimento con un approccio integrato, efficiente e tecnologicamente evoluto.
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