Lavorare per la bellezza. E’ il nome dell’accordo firmato tra la Procuratoria di San Marco e la Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore a Venezia.
Un’occasione per i reclusi in possesso dei requisiti per il lavoro esterno. Un impiego in Basilica come operaio, restauratore, guardiano. Per mettere in pratica l’Articolo 27 della Costituzione che prevede la rieducazione dei condannati, in vista del loro rientro nella società.
Il tasso di recidiva, attraverso il lavoro, passa dal 60 al 2 per cento, ha ricordato il Presidente del CNEL, Renato Brunetta, annunciando interventi per favorire una maggiore applicazione di questa misura che conviene al detenuto, ma anche alla società e alle imprese, grazie agli sgravi contributivi previsti dalla legge.
Nel servizio, l’intervista ad Enrico Farina, direttore della Casa Circondariale Santa Maria Maggiore di Venezia, ed a Bruno Barel, Primo Procuratore di San Marco.
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