il ruolo chiave delle multinazionali estere e il caso Amazon


Le multinazionali estere si confermano un motore fondamentale per lo sviluppo: in Italia generano 713 miliardi di Euro di fatturato, pari al 20,3% del totale nazionale, e contribuiscono al 22,8% della spesa in Ricerca & Sviluppo. Nonostante rappresentino solo lo 0,3% delle imprese in Italia, sostengono il 9,9% dell’occupazione totale nazionale, generano il 17,4% del Valore Aggiunto (PIL) e realizzano il 22,5% degli acquisti di beni e servizi del Paese.

Questo è quanto emerge dalle prime evidenze dell’edizione 2025 del Global Attractiveness Index (GAI) che conferma ancora una volta il ruolo centrale delle imprese multinazionali per la crescita dell’economia italiana ed europea. Giunto alla sua decima edizione, il GAI 2025 evidenzia anche come la regolamentazione europea rappresenti una leva cruciale per la competitività: norme troppo complesse e non armonizzate rischiano di frenare investimenti e competitività, soprattutto per le PMI.

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“I dati del Global Attractiveness Index 2025 confermano il ruolo chiave delle multinazionali come motore di sviluppo per l’economia italiana. In 15 anni di presenza in Italia, Amazon ha investito oltre 20 miliardi di euro, contribuendo significativamente alla digitalizzazione del Paese. La nostra esperienza dimostra, infatti, come le multinazionali possano essere un catalizzatore per lo sviluppo dell’intero sistema economico: questo è particolarmente evidente per le oltre 20.000 PMI che utilizzano i nostri servizi per crescere in Italia e all’estero. Per massimizzare questo impatto positivo, è fondamentale poter contare su un quadro normativo europeo e nazionale chiaro, stabile e armonizzato che faciliti gli investimenti e l’innovazione, a beneficio di imprese e consumatori. In questo senso, in Amazon crediamo che un Mercato Unico Europeo forte, inclusivo e sostenibile sia la ricetta vincente per favorire la crescita della competitività europea, e vogliamo fare la nostra parte per rafforzarlo”.

Giorgio Busnelli

VP & Country Manager di Amazon Italia

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L’impatto di Amazon sull’economia italiana è significativo: dal 2010, gli investimenti nel Paese hanno superato i 20 miliardi di euro, di cui oltre 4 miliardi solo nel 2023. Con 19.000 dipendenti a tempo indeterminato in più di 60 sedi, Amazon si conferma uno dei principali creatori di posti di lavoro in Italia, posizionandosi al primo posto per crescita occupazionale nel periodo 2014-2023 secondo uno studio The European House Ambrosetti. L’effetto moltiplicatore di questi investimenti è notevole: uno studio di Keystone Strategy evidenzia come nel 2023 siano stati creati oltre 46.000 nuovi posti di lavoro indiretti, che salgono a più di 100.000 considerando i 60.000 posti creati dalle oltre 20.000 PMI che utilizzano Amazon. Queste PMI hanno registrato nel 2023 vendite all’estero per oltre 1,2 miliardi di euro, confermando il ruolo di Amazon come abilitatore dell’internazionalizzazione delle imprese italiane.

In conclusione, i dati del GAI 2025 e l’esperienza di Amazon confermano il contributo trasformativo delle multinazionali nell’abilitare la crescita, l’innovazione e l’internazionalizzazione del sistema produttivo italiano. Questo effetto leva è reso possibile grazie a ingenti investimenti in tecnologie all’avanguardia, innovazione e sviluppo delle competenze, fattori chiave per la competitività e la crescita sostenibile delle filiere produttive italiane nel contesto globale. La sfida per il futuro sarà quella di creare un ambiente normativo sempre più favorevole agli investimenti, rafforzando al contempo il Mercato Unico Europeo come motore di competitività.





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