“Oggi il sistema energetico vive una trasformazione complessa, data anche dalla situazione geopolitica in atto. Negli ultimi 30 anni la domanda di energia è praticamente raddoppiata, pensando anche all’ultimo anno, il 2024 c’è stato un ulteriore aumento di domanda e di emissioni di CO2. L’Italia segue questa scia, trainata dai servizi e dal trasporto”.
Così Francesca Mariotti, Presidente ENEA, nel corso degli Stati Generali dell’Energia organizzati da Forza Italia, presso la Sala delle Regina della Camera dei Deputati.
“Ci sono fattori tecnologici di cui non possiamo non tenere conto, come ad esempio quelli legati all’intelligenza artificiale. Le fonti fossili rimangono al 60%, perché altre tecnologie ed energie non sono ancora mature. Si sta progredendo, ma il mix sta ancora affrontando un processo”.
“Cina, Stati Uniti e Europa: sono tre le aree da tenere sotto controllo per consumo. La Cina si è concentrata sul carbone, al netto degli impatti ambientali che ne derivano, gli USA invece da importatori sono diventati esportatori di gas e share oil e l’Europa, priva di fonti di energia, sta cercando di diversificare il suo quadro puntando sul gas ma non solo, in aree dove è difficile lavorare anche sulle fonti più pulite”.
“La parola d’ordine dev’essere integrazione: integrazione di tecnologie, puntare sul nucleare che produce energia senza emissioni di C02. I costi iniziali sono elevati, ma stabili: non esposti alle quotazioni di mercato, da quel punto di vista bisogna continuare sul versante e, come Italia, accelerare”.
“Enea è il secondo ente di ricerca a livello nazionale. Tutto quello detto prima non si può fare senza ricerca e integrazione, anche se costa. L’Italia è ancora troppo indietro su questa cosa: dobbiamo ragionare su investimenti che poi andranno a restituire qualcosa di importante”.
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