Presente e futuro di UniAbita. Mirca Carletti: “Torna l’affitto tra le priorità”


“In questi ultimi anni abbiamo molto investito sul nostro patrimonio immobiliare per garantire un benessere abitativo più alto oltre che continuità aziendale”. E’ visibilmente soddisfatta Mirca Carletti, direttrice di UniAbita poche ore dopo l’assembra generale dei soci che ha ufficializzato il nuovo consiglio di amministrazione della cooperativa più grande d’Italia. Obiettivi raggiunti e altri da raggiungere, un bilancio che racconta della salute e delle speranze dell’azienda.

Voi cooperatori insistete spesso con la solidità patrimoniale. Perché?
Preservare il patrimonio che appartiene a tutti i soci è una responsabilità che ci sentiamo addosso e come dirigenti di una grande cooperativa come la nostra significa parlare di futuro con la solidità dei numeri.

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E che numeri potete vantare?
Richiamo un dato su tutti. Dal 2018 al 2024 abbiamo riqualificato, con le manutenzioni sui singoli alloggi e nei caseggiati, impianti, cappotti termici, coperture, fotovoltaico, per oltre 44 milioni di euro. Tutto è stato pensato a beneficio del benessere abitativo ma anche per rafforzare la solidità patrimoniale.

Cooperativa coi conti in regola e tanti investimenti a favore dei soci. Cosa manca adesso dell’itinerario futuro?
Il nostro obiettivo è di ricominciare a costruire case per l’affitto a prezzi calmierati, per contribuire a politiche dell’abitare sostenibili in un periodo in cui l’emergenza casa è tornata alla ribalta e riguarda anche il cosiddetto ceto medio. Ma non è semplice.

Perché?
I piani che abbiamo affrontato fino ad ora faticano ad essere sostenibili sul piano finanziario. Abbiamo partecipato al piano casa del comune di Milano con un progetto per via Demostene già depositato, lavorato su altre due aree, Bovisasca e via Pitagora ma non abbiamo presentato i progetti perchè erano insostenibili, troppi costi aggiuntivi.

Come avete intenzione di superare gli ostacoli?
Stiamo lavorando con vari interlocutori di settore, il Politecnico di Milano, imprese di settore, per fare ricerca e sviluppo per raggiungere l’equilibrio più sostenibile, dal punto di vista della massima classe energetica ma anche per contenere i costi.Quelli finanziari si sono aggravati con tassi di interesse alti e risulta più difficile affrontare le nuove realizzazioni per affitto con obiettivo del canone calmierato, come vorremmo attorno agli 80 euro mq.

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Quali sono i progetti più vicini della cooperativa?
Nei piani attuativi che stiamo progettando a Sesto San Giovanni, al quartiere Cascina Gatti, ci sarà un 20 per cento di appartamenti in convenzionata, il nostro desiderio però è anche l’affitto a Cinisello Balsamo, ricordo che abbiamo 2.500 metri quadri si slp di nostra proprietà all’interno dell’area CF Gomme che attendono un piano attuativo da parte del comune.

Si torna a Cinisello?
E’ la città  dove siamo più radicati ci piacerebbe attuare un piano di rigenerazione urbana, abbiamo fatto questi interventi su Sesto con ottimi risultati. Crediamo che l’area CF Gomme asia importante e che meriti un intervento di alto livello, sia come social housing sia per la libera vendita.

Altri interventi nel prossimo futuro?
Il nostro prossimo intervento di chiama “Sintonia” e riguarda l’ex Cinema Elena a Sesto San Giovanni. E’ rigenerazione urbana importante, il vecchio immobile è inutilizzato da anni, ha generato anche degrado nel quartiere, vogliamo creare sintonia con il passato di questo luogo, evocativo di un periodo importante per la città dove appunto c’era il cinema punto di riferimento. Interveniamo in un quartiere con problemi di sicurezza, densamente popolato, il progetto si inserisce nel contesto e lo valorizza. E’ rispettoso di altezze e distanza, rigenera la parte pubblica. Si parte col cantiere entro fine anno.

E poi?
Sempre a Sesto stiamo consegnando l’edificio di “Boccaccio 164”, vicino alla stazione Primo Maggio  e alla metropolitana. Grazie a questa architettura abbiamo creato un cotesto intimo, con tre giardini interni e il loggiato attorno al perimetro, la vicinanza alla stazione, la comodità della vicinanza senza i disagi di un luogo di passaggio, 27 appartamenti con tre giardini interni e il loggiato attorno al perimetro. Qui abbiamo la comodità ai mezzi pubblici che por tano a Milano, senza i disagi di un luogo di passaggio.



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