Appalti al setaccio. Gestione dei bandi di riqualificazione:: “Diverse anomalie”


MAGHERNO (Pavia)

“Diverse anomalie nella gestione dei bandi in materia di riqualificazione urbana“. È questa l’ipotesi che la Procura della Repubblica formula e che nei giorni scorsi ha portato all’acquisizione di documenti nei Comuni di Magherno, Vistarino e Gerenzago. A Magherno sotto la lente dei magistrati è finito un appalto per il recupero e la riqualificazione del piano terra dell’edificio che ospitava il municipio e gli ambulatori medici e che è destinato ad accogliere la nuova scuola elementare. “Ho lavorato per rendere più bello il mio paese – ha detto il sindaco Giovanni Amato indagato insieme a un funzionario del suo Comune –. Quando non c’erano i bandi mi sono dato da fare per trovare i fondi e poi per realizzare i progetti. Forse avrei fatto meglio a non fare nulla”.

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Nel corso di una perquisizione effettuata nel 2024 dai carabinieri nei confronti di Antonello Galiani, imprenditore vigevanese e coordinatore provinciale di Forza Italia, però, dalla documentazione e gli appunti inerenti l’appalto del Comune di Magherno, secondo gli inquirenti sarebbe emerso che Galiani avrebbe svolto un ruolo di mediazione illecitamente retribuita tra l’amministrazione comunale e due società. Per questo motivo anche l’imprenditore risulta indagato. “Non è così – ha smentito qualche giorno fa Antonello Galiani –, non ho alcun collegamento con Magherno”.

La riqualificazione degli 800 metri quadri della scuola è stata inserita nei “Processi di rigenerazione urbana” promossi da Regione Lombardia, che ha destinato 300mila euro, mentre il Comune ne ha messi 200mila. Durante le perquisizioni, i carabinieri hanno raccolto documenti relativi all’erogazione dei finanziamenti regionali, al mutuo contratto dall’amministrazione civica con Cassa depositi e prestiti, ai rapporti con le due imprese e alle consulenze affidate alla Mia Engineering di cui Galiani è amministratore unico. Diverse le ipotesi di reato sulle quali i magistrati stanno indagando che vanno dalla turbativa d’asta alla truffa e alla corruzione. Secondo gli inquirenti, oltre al sindaco di Magherno, al funzionario e all’imprenditore vigevanese, altre persone con ruoli istituzionali e imprenditoriali, sarebbero coinvolte in particolare per i diversi appalti relativi a lavori di riqualificazione di diversi edifici pubblici nei tre Comuni. Dalle carte che sono state acquisite e dalle conversazioni telefoniche poi emergerebbero indizi di collusioni tra imprenditori locali e amministratori pubblici.



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