Banca Generali e l’Università degli Studi di Napoli Federico II insieme per promuovere la competitività delle Pmi nel Mezzogiorno. Grazie al progetto congiunto “Innovazione e sostenibilità per le Pmi del Sud Italia” nasce l’Osservatorio Methrica con Banca Generali, che analizza il perimetro delle aziende più aperte alle tematiche di Sostenibilità, così da tracciarne gli elementi distintivi nelle sfide per la crescita.
Le attività scientifiche dell’Osservatorio, supportato anche da Banca Generali Private nella figura dell’area manager Campania, Sergio Sgaglione, prevedono un approfondimento sul capitale intellettuale delle Pmi del Mezzogiorno, con l’obiettivo di individuare gli intangible asset che possono contribuire all’evoluzione competitiva del modello di business. La ricerca consentirà di valutare in che misura gli asset intangibili di una PMI – tra cui brevetti, marchi, competenze distintive, know-how, segreti industriali, welfare aziendale e capacità relazionali –, riconducibili alla sfera della sostenibilità come metrica d’attenzione degli investitori, possano garantire un valore economico solido e un’elevata capacità di crescita.
L’Indagine
L’ipotesi sottostante è che, nonostante la mancanza di obblighi di disclosure più stringenti per le PMI non quotate, esistano comunque meccanismi interni di governance e forme di capitale umano e intellettuale che favoriscono o limitano l’adozione di pratiche di rendicontazione Sostenibili. Comprendere queste dinamiche consentirà di identificare eventuali barriere strutturali o culturali alla trasparenza e, quindi, suggerire strategie per incentivare la sostenibilità soprattutto tra le PMI del Sud Italia, contribuendo così al dibattito accademico e alle politiche di sviluppo economico del territorio.
Il metodo
Dal punto di vista metodologico, questa ricerca adotterà un metodo misto che integra sia un’analisi quantitativa che un approccio qualitativo e partecipativo. In particolare, verranno somministrati questionari strutturati a imprenditori e manager per raccogliere informazioni non pubblicamente disponibili, esplorando aspetti legati alle loro caratteristiche personali, ai processi decisori interni e ai fattori intangibili che influenzano la governance e la rendicontazione della sostenibilità. Questa combinazione metodologica consentirà di giungere a un cluster di PMI del Mezzogiorno, di cui – anche attraverso l’elaborazione di un “multiple case study” – verranno illustrate le capacità manageriali e i modelli di governance che le contraddistinguono come un’eccellenza di innovazione e sostenibilità nei rispettivi comparti industriali. Questo approccio permetterà di evidenziare best practice aziendali e di offrire una visione più approfondita delle strategie di successo che favoriscono la competitività e la crescita economica in un contesto caratterizzato da sfide strutturali e di mercato.
La struttura
Coordinato dal team di Ricerca dello spin-off accademico dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Methrica, l’Osservatorio analizzerà le imprese con fatturato tra i 2 Milioni di Euro e i 50 Milioni di Euro, applicando una metodologia che prevede la stratificazione del campione di PMI sulla base di alcuni settori industriali considerati trainanti per l’economia del Mezzogiorno come l’agroindustria e l’agritech, che rappresentano un connubio tra tradizione e innovazione; il settore dell’energia sostenibile e della green economy, che offre grandi opportunità in termini ambientali e occupazionali; il turismo culturale ed esperienziale, che deve saper integrare i valori del territorio con la transizione digitale in atto; la manifattura avanzata, che unisce tecnologia e creatività; l’aerospazio, vista la crescita della space economy negli ultimi anni; il tessile e l’intera filiera dell’economia del mare.
“Siamo orgogliosi di supportare questa iniziativa che punta a studiare e analizzare i fattori di competitività delle pmi, così da diffonderne le best practices a favore del sistema e della crescita – dichiara Maria Ameli, Head of Wealth Advisory di Banca Generali -. Nel nostro ruolo accanto al risparmio delle famiglie per la protezione del patrimonio, riscontriamo crescente attenzione dagli investitori verso quelle realtà più aperte alla trasparenza e al rispetto delle metriche di mercato, con il Mezzogiorno sempre più protagonista di operazioni interessanti per l’ampliamento del bacino di eccellenza. Il dibattito su come far crescere le piccole e medie imprese è più che mai attuale. Si tratta di realtà che, con la loro resilienza alle crisi e capacità di reinventarsi, rappresentano l’ossatura del tessuto produttivo italiano e che necessitano di adottare strategie e pratiche competitive e trasparenti, adeguandosi a una normativa in continua evoluzione. Il filone della sostenibilità è oggi giorno un tema centrale nella strategia di crescita di medio-lungo periodo per le Pmi che trova sempre più riscontro tra investitori istituzionali e privati”.
“Al centro dell’attività dell’Osservatorio sulle Pmi del Sud Italia risiede l’obiettivo di monitorare e raccontare l’evoluzione delle piccole e medie imprese meridionali, con uno sguardo attento alla sostenibilità, all’innovazione e a ciò che – secondo noi – il mercato spesso non vede: il capitale umano e intellettuale – dichiara Giovanni Catello Landi, docente di Sustainability Management presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e Amministratore Delegato dello spin-off accademico Methrica –. Infatti, riporremo l’attenzione su ciò che può essere definito il “capitale invisibile” delle imprese: si tratta di quel patrimonio immateriale fatto di competenze distintive, relazioni locali, vocazioni internazionali, know-how tecnico, leadership silenziosa e modelli di governance innovativi. È questo il capitale umano e intellettuale che spesso tiene in piedi le imprese del Sud, anche in contesti difficili, e che rappresenta la vera leva per un cambiamento autentico e sostenibile. Questa iniziativa vuole anche esaltare le eccellenze del Mezzogiorno: realtà che, pur operando lontano dai grandi centri decisionali, hanno saputo distinguersi per qualità, creatività e capacità di fare rete. Parliamo di aziende che innovano nel rispetto del territorio, che generano valore sociale oltre che economico, e che dimostrano come il Sud non sia solo destinatario di politiche di sostegno ma anche generatore di buone pratiche, idee scalabili e modelli replicabili. Raccontare queste eccellenze significa costruire una nuova narrazione del Mezzogiorno, più aderente alla realtà e più utile al futuro”-
L’Istituto
Banca Generali è una banca private leader in Italia nella pianificazione finanziaria e nella tutela patrimoniale dei clienti, forte di una rete di consulenti-private bankers ai vertici del settore per competenze e professionalità. La strategia della società si basa su quattro elementi chiave: la consulenza qualificata di professionisti specializzati nella protezione della ricchezza delle famiglie e nel supporto alla pianificazione del loro futuro; un portafoglio prodotti all’avanguardia con soluzioni su misura per le esigenze personali, servizi innovativi nel wealth management per la cura del patrimonio non solo finanziario, e strumenti innovativi che tramite la tecnologia valorizzano la relazione di fiducia tra consulente e cliente. La mission della banca evidenzia il ruolo di Persone di fiducia al fianco del cliente nel tempo per costruire e prendersi cura dei suoi progetti di vita. Quotata alla Borsa di Milano dal novembre del 2006 gestisce circa 103,9 miliardi di euro di masse (dati al 31 marzo 2025) per conto di oltre 364 mila clienti. Presente in modo capillare sull’intero territorio nazionale dispone di 55 filiali bancarie e oltre 170 uffici a disposizione degli oltre 2379 consulenti finanziari. Banca Generali segue un modello di architettura aperta e opera attraverso supporti digitali evoluti. Nel Mezzogiorno, area coordinata dal Sales Manager Corrado Liguori, gestisce 10 miliardi di masse per 330 consulenti finanziari. E conta 11 filiali bancarie di riferimento sul territorio. L’AM per la Campania è Sergio Sgaglione. Dal 2024 Banca Generali è presente anche in Svizzera con BG Suisse per l’offerta di servizi bancari e di investimento personalizzati.
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