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rappresenta meno del 20% delle imprese


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Meno del 20% delle imprese italiane è guidato da donne. Sono infatti un milione e 50mila le aziende a impronta femminile: il dato, secondo l’analisi Cribis, è in crescita del 10,3% rispetto al 2023, portando nel 2024 a un 19,2% complessivo di realtà sul totale delle imprese.

Alcune regioni spiccano inoltre per una maggiore concentrazione di società femminili: tra queste, Lazio, Abruzzo e Basilicata.

Più comuni le microimprese

Per quanto riguarda la dimensione delle aziende a conduzione femminile, la stragrande maggioranza sono microimprese, il 95,8% del totale.

Le differenze geografiche

Sotto il profilo geografico, la regione con la maggiore incidenza di imprese femminili sul totale delle aziende presenti si riconferma il Lazio, con il 20,5%, seguito da Abruzzo e Basilicata che si condividono il secondo gradino del podio con il 20,4%. Chiude al terzo posto l’Umbria con il 20,2%.

Trend differente se si considerano i dati relativi alle province. Guidano la classifica Prato con il 23,8% delle Imprese Femminili sul totale Imprese nella provincia, seguita poi da Frosinone e La Spezia con rispettivamente il 22,5% per entrambe.

Tipologia di impresa più diffusa

Per quanto riguarda i settori, la maggior concentrazione delle imprese femminili si ha nei servizi sociali, con il 52,5% sul totale delle imprese (crescita significativa di quasi 10 punti percentuali dall’anno precedente), nelle industrie tessili (39,6%) e nel commercio al dettaglio di abbigliamento (39,1%) riconfermando il trend dell’anno precedente.

Slancio all’internazionalizzazione

Secondo i dati Cribis, seppur in crescita, il livello di internazionalizzazione di queste imprese resta basso: sebbene infatti le società con un livello di internazionalizzazione tra alto e medio siano cresciute del 4,4% rispetto al 2024, solo lo 0,9% delle società analizzate ha un livello di internazionalizzazione alto, riconfermando una scarsa incidenza a livello globale.

Oltre l’80% delle imprese ha un basso livello digital

Discorso analogo per quanto riguarda la Digital Attitude, che registra una crescita del 4,3% delle imprese con un livello tra alto e medio rispetto all’anno precedente.

Dominano ancora, tuttavia, le imprese con basso livello di digital attitude che rappresentano l’84,6% del totale.

Caratteristiche dell’analisi

Sono considerate “femminili” le società che soddisfano uno dei seguenti criteri: le società di capitali in cui la maggioranza (>50%) dei componenti dell’organo di amministrazione sia costituita da donne o la maggioranza delle quote di capitale sia detenuta da donne; le società di persona in cui la maggioranza (>50%) degli esponenti sia donna; oppure le ditte individuali il cui titolare sia donna.



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