“Un’organizzazione stabile per Macchitella lab e Sinapsi”, Faraci: “Continuità oltre la politica”


Sia Macchitela lab sia Sinapsi possono diventare alternative per gli investimenti, attraendo imprese e ricerca. Prima di tutto, vanno concretizzate e probabilmente, in una seconda fase, affidate a una governance stabile

Gela. Macchiella lab, l’ex casa albergo Eni che dovrebbe aprire le porte entro settembre, è al centro di riflessioni amministrative e non solo. Ragionamenti che si legano inoltre al progetto del polo tecnologico Sinapsi, per il quale il percorso sarà molto più lungo. “Sono temi che stiamo affrontando pure in sede di decision board – spiega il consigliere comunale di “Una Buona Idea” Rosario Faraci – Macchitella lab va avviata prima possibile partendo dall’idea originaria di incubatore per le startup. Con il board vogliamo avanzare una proposta di bando proprio per iniziative di questo tipo. Poi, chiaramente, va destinata alla formazione universitaria. Aprire una struttura così importante solo per un mero avvio ufficiale ma senza azioni specifiche, serve a poco. Dobbiamo aprirla al territorio e ai potenziali investimenti, partendo dalle startup”. Per Faraci, che fa parte del decision board, presieduto dall’imprenditore Vincenzo Scerra e composto inoltre dalla parte politica e da quella della formazione, occorre una visione comune che possa legare le sorti di Macchitella lab a quelle del polo tecnologico Sinapsi, invece rivolto all’innovazione e alla ricerca. “Ritengo sia utile un’organizzazione che si mantenga nel tempo, indipendentemente dalla politica e dagli umori di un’amministrazione piuttosto che di un’altra – aggiunge – si deve dare continuità e fare in modo che queste strututture possano sviluppare idee progettuali e investimenti. E’ un tentativo che bisogna fare”. Il consigliere ha discusso di questi temi con il sindaco Di Stefano, che a sua volta sta seguendo da vicino l’evolversi della situazione sia per Macchitella lab (si attende il bando per gli arredi interni e l’apprezzamento del governo regionale per il protocollo necessario ai lavori nell’area esterna) sia per Sinapsi. “Sul tema degli incubatori di imprese l’Università di Catania ha un’esperienza consolidata e ho avuto contatti in tal senso – continua il consigliere – Macchitella lab ha già il supporto di Eni attraverso la fondazione Mattei mentre per Sinapsi è in campo direttamente l’Università di Enna. Dobbiamo lavorare e far crescere queste realtà”. Sia Macchitela lab sia Sinapsi possono diventare alternative per gli investimenti, attraendo imprese e ricerca. Prima di tutto, vanno concretizzate e probabilmente, in una seconda fase, affidate a una governance stabile.



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