Dopo una stagione invernale segnata dalla scarsità di neve e da una significativa riduzione delle presenze turistiche, arriva un segnale concreto per la rinascita del turismo montano: è stato pubblicato il bando attuativo dell’articolo 20 del decreto legge 113/24 che prevede un contributo a fondo perduto per le attività turistiche della dorsale appenninica. Il provvedimento coinvolge direttamente anche il comprensorio dell’Amiata, tra i territori più colpiti dalle difficili condizioni meteorologiche della stagione 2023-2024. A beneficiare dei fondi saranno le imprese e i professionisti attivi nei Comuni di Castel del Piano, Seggiano e Abbadia San Salvatore, riconosciuti dalla Regione Toscana come aree vocate agli sport invernali.
Il decreto, frutto della collaborazione tra il ministero del Turismo e Federfuni Italia, mira a sostenere non solo gli impiantisti, ma l’intera filiera del cosiddetto ’turismo bianco’: impianti di risalita, scuole di sci, noleggi di attrezzature, strutture ricettive, agenzie di viaggio, tour operator, ristorazione e persino stabilimenti termali.
“Dalla montagna Amiatina, che si unisce simbolicamente a tutta la dorsale appenninica, arriva un sincero ringraziamento alla ministra Daniela Santanchè – spiega Luciano Porcelloni, vice presidente della società Isa Impianti e responsabile Federfuni Toscana – per l’attenzione dimostrata verso le nostre stazioni invernali e per una misura che rappresenta un segnale di speranza concreto. Un ringraziamento va anche al presidente di Federfuni Italia, Andrea Formento, per l’impegno profuso nella definizione del bando e della procedura di erogazione”.
Il contributo – per un totale di 13 milioni di euro per tutte le regioni di tutto l’appennino Italiano – è destinato a chi, tra il 1° novembre 2023 e il 31 marzo 2024, ha registrato un calo di ricavi pari ad almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del biennio precedente. L’elenco delle attività ammissibili è stato reso noto con l’Avviso pubblico numero 0175262_25 del 30 maggio scorso, disponibile sul sito del ministero del Turismo. Con questa misura, il Governo tenta di dare una risposta a una crisi climatica che impone riflessioni profonde sul futuro del turismo montano. Ma oggi, per l’Amiata e i suoi operatori, è il momento di guardare avanti con un po’ più di fiducia.
Nicola Ciuffoletti
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