Com’è noto, il bando, introdotto con il D.M. 15.05.2023, prevede la concessione e l’erogazione di incentivi a sostegno di progetti di investimento presentati da piccole e medie imprese delle Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) che rispettano i principi attuali di tutela ambientale e possiedono un alto contenuto tecnologico, in linea con il piano Transizione 4.0. I programmi di investimento devono prevedere l’utilizzo di tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0, con un ammontare di spese preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili.
Le FAQ di Invitalia hanno chiarito in modo specifico diversi aspetti chiave relativi all’ambito applicativo dell’incentivo sopra illustrato. In particolare, tra gli altri, è stato precisato che:
– relativamente agli impianti, il programma di investimento agevolato è consentito esclusivamente su edifici già esistenti alla data di presentazione della domanda, purché finalizzati all’esercizio dell’attività produttiva. Sono ammessi anche impianti collocati sulle coperture di strutture pertinenziali legate agli edifici produttivi, ma non sono consentiti impianti a terra. È fondamentale che l’edificio e le relative pertinenze siano nella piena disponibilità dell’azienda e registrati alla Camera di Commercio.
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