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Giorgetti e la frase che gela Confindustria




“Si è fatto quello che era possibile”. Poche parole ma molto chiare. A Washington per le riunioni primaverili del Fondo monetario internazionale (Fmi) e della Banca mondiale, Giancarlo Giorgetti è stato interpellato dai cronisti presenti sul dl Bollette, in particolare sull’invettiva di Confindustria. Dopo aver sottolineato che il decreto “è stato condiviso anche con loro”, il titolare del Tesoro ha spiegato che il governo ha fatto il possibile: “Le accettiamo, in tanti criticano, in pochi ringraziano ma il governo fa quello che è giusto per i cittadini e per le imprese”.

Confezionato per mettere in campo misure concrete per sostenere famiglie e imprese di fronte al caro energia – in particolare per alleggerire le bollette, promuovere l’efficienza energetica e tutelare i più vulnerabili e chi produce – il dl Bollette è finito nel mirino degli industriali subito dopo il via libera definitivo del Senato. “Forte preoccupazione e contrarietà per l’assenza di misure concrete a sostegno del cuore produttivo del Paese” il giudizio di Confindustria, che ha bollato il provvedimento come un’occasione persa”. Come evidenziato in una nota, la bolletta di tutta l’industria italiana “supera abbondantemente i 20 miliardi di euro all’anno” e molti settori “portanti del Made in Italy” non sarebbero stati presi in considerazione.

Prima dell’intervento di Giorgetti, la presidenza del Consiglio ha espresso “irritazione” per le dichiarazioni di Viale dell’Astronomia.

Come precisato da fonti di Palazzo Chigi, il decreto era stato “ampiamente discusso” con tutte le associazioni imprenditoriali, a partire da Confindustria: “Stupisce quindi che l’associazione degli industriali abbia manifestato la sua contrarietà solo dopo l’approvazione definitiva del provvedimento da parte del Senato”. Una reazione tardiva e tutt’altro che leale, la linea del governo.



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