L’estate italiana del 2025 si conferma positiva su più fronti. A Ferragosto, circa 12 milioni di italiani sono stati in viaggio, registrando un picco di presenze nelle strutture ricettive che hanno raggiunto 12,4 milioni di pernottamenti con un’occupazione media dell’88% (Confcommercio-SWG e Assoturismo-CST).
Dal punto di vista economico, le entrate dall’estero a maggio hanno superato i 5,2 miliardi di euro, con un saldo positivo di 2,6 miliardi nella bilancia turistica nazionale (Banca d’Italia). Anche il traffico aeroportuale ha mostrato segnali di crescita: nei primi sei mesi del 2025 i passeggeri hanno raggiunto 106,6 milioni, segnando un aumento del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2024 (Assaeroporti).
L’inflazione è rimasta contenuta (+1,7% a luglio, ISTAT) e i prezzi medi per notte si sono stabilizzati: in Puglia si attestano a 134,25 €, sotto la media nazionale di 156 € (MiTur/Federalberghi). Infine, le prenotazioni per l’autunno erano già al 43% a fine giugno, con tassi ancora più elevati per le strutture termali (51%) e le città d’arte (47%) secondo ENIT–Unioncamere.
La lettura dei dati secondo Confederazione Imprese Italia
Biagio Cefalo, Presidente della Confederazione Imprese Italia, evidenzia: “I numeri confermano che l’Italia resta una delle mete più desiderate al mondo. Il pienone di Ferragosto ci dice che la tradizione è viva, ma le imprese devono saper leggere un mercato sempre più selettivo. Le città d’arte e i laghi crescono, mentre il mare soffre nei feriali. Non basta più aspettare i flussi: serve innovazione nell’offerta, più collaborazione con i territori e un investimento deciso sulla qualità”.
Carlos Sorrentino, Segretario Generale, sottolinea le sfide future: “Il vero motore per i prossimi mesi saranno i mercati esteri, in particolare quelli extra-UE, che garantiscono spesa media e soggiorni più lunghi. Allo stesso tempo, la destagionalizzazione è un’opportunità concreta: settembre e ottobre registrano già tassi di prenotazione interessanti, specie nel termale e nelle città d’arte. Le imprese devono prepararsi a vivere l’autunno come una seconda estate. Il nuovo Codice Identificativo Nazionale (CIN) è uno strumento utile per rafforzare legalità e trasparenza, migliorando la reputazione delle destinazioni”.
Sguardo al futuro
Il turismo estivo 2025 appare robusto, ma con alcune incognite: la pressione sulla rete aerea europea e il clima variabile potrebbero influire sui flussi dell’ultima parte di stagione. Per consolidare i risultati, le imprese devono anticipare i trend: politiche tariffarie flessibili, pacchetti esperienziali e collaborazione tra operatori e istituzioni saranno determinanti per trasformare i dati positivi dell’estate in crescita duratura.
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