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Il portale dell’Enea rappresenta la piattaforma ufficiale per inviare le informazioni inerenti i lavori di efficientamento energetico ai fini dell’accesso ai bonus fiscali. Chi esegue degli interventi nel proprio immobile deve compilare e inviare la comunicazione entro 90 giorni dalla fine dei lavori. La norma riguarda, per esempio, la sostituzione di infissi o l’isolamento termico, ma anche l’installazione di un impianto fotovoltaico. 

Ed è proprio su quest’ultima procedura che esistono degli adempimenti da effettuare al fine di beneficiare dell’ecobonus, del superbonus o del bonus casa. Ecco, pertanto, come inviare la comunicazione Enea per l’installazione di un impianto fotovoltaico dopo la riapertura della piattaforma telematica nel corso del 2025. 

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La pratica Enea per impianti fotovoltaici è obbligatoria?

L’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo per la quale si beneficia del bonus ristrutturazione è oggetto di comunicazione all’Agenzia Nazionale per le nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo economico sostenibile (Enea). 

Se l’impianto fotovoltaico è installato su falde differenti per orientamento, è necessario compilare una riga per ciascuna falda e indicare la relativa potenza di picco. Quest’ultima si ottiene moltiplicando il numero di moduli e la potenza di picco nominale di ciascun modulo.

Quando riapre la piattaforma Enea

Per poter beneficiare dei bonus è necessario inviare la comunicazione Enea nel termine di 90 giorni dalla fine dei lavori. Tuttavia, per gli interventi terminati nella prima parte del 2025 non era disponibile la piattaforma telematica. 

Solo a partire dal 30 giugno 2025, infatti, i portali dell’ecobonus e del bonus casa sono stati riaperti, precedendo di qualche giorno (il 4 luglio 2025) la messa a disposizione del portale del super ecobonus, aggiornato alle novità della legge di Bilancio 2025.

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Entro quando si fa la comunicazione Enea?

Dato il ritardo nell’apertura della piattaforma telematica, sono state fornite alcune indicazioni utili a non oltrepassare i termini per l’invio dei dati all’Enea. Alla data del 30 giugno 2025, infatti, decorrono i 90 giorni per:

  • i lavori conclusi tra il 1° gennaio 2025 e la data di messa in linea dei portali;
  • gli interventi terminati nel 2024, ma con parte delle spese da detrarre sostenute nel 2025.

Si fa presente, pertanto, che i soggetti che abbiano completato gli interventi nei primi sei mesi dell’anno, hanno tempo fino al 29 settembre per inviare la documentazione richiesta. La dichiarazione all’Enea circa le installazioni di impianti del fotovoltaico seguono quindi, nel 2025, le medesime scadenze. 

Come si fa la comunicazione Enea per il fotovoltaico 2025

La comunicazione all’Enea deve essere fatta accedendo al portale dedicato alle detrazioni fiscali. Il sito è raggiungibile cercando su un motore di ricerca “bonus fiscali Enea”. Una volta aperta la pagina, è necessario scegliere se proseguire nella sezione dell’Ecobonus (nella parte sinistra dello schermo) o in quella del Bonus casa (nella parte destra). 

Per l’invio della comunicazione relativa all’impianto fotovoltaico delle installazioni del 2025 è necessario fare la registrazione e accedere con le proprie credenziali Spid o CIE.  

Comunicazione Enea, quali sono i dati da inserire

Dopo aver fatto l’accesso, è necessario compilare e trasmettere le schede descrittive degli interventi. Nello specifico, occorre inserire: 

  • i dati riferiti al beneficiario dell’intervento, riguardanti informazioni personali e fiscali. In alcuni casi può essere richiesto di inserire i dati del professionista che ha eseguito il lavoro;
  • le informazioni catastali dell’immobile oggetto di lavori;
  • i dati tecnici, temporali e gli eventuali documenti tecnici richiesti per attestare l’esecuzione del lavoro;
  • le fatture e le ricevute dei bonifici parlanti degli interventi effettuati;
  • la dichiarazione di conformità, qualora prevista, redatta da un professionista che certifichi la corretta esecuzione dei lavori nel rispetto della normativa vigente. 

Quali sono gli incentivi per il fotovoltaico nel 2025?

È importante chiarire che l’installazione di impianti solari fotovoltaici e dei relativi sistemi di accumulo non sono ammessi all’ecobonus. Gli interventi sono agevolabili mediante il bonus casa, ovvero fruendo della detrazione fiscale per la ristrutturazione edilizia di cui all’articolo 16-bis del D.P.R. 917/1986 e all’articolo 16 del decreto legge 63/2013, convertito con legge 90/2013. 

Tra i bonus sul fotovoltaico del 2025, inoltre, la realizzazione di un impianto può configurarsi come intervento “trainato” nella disciplina del superbonus ai sensi dei commi 5 e 6 dell’articolo 119 del decreto legge 34/2020, convertito con legge 77/2020.

Detrazione fiscale impianto fotovoltaico 2025: qual è la misura

Si ricorda che, per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025 per l’installazione di impianti fotovoltaici, la legge di Bilancio prevede la detrazione fiscale del 50 o del 36% a seconda della tipologia di abitazione. Infatti, se si tratta di prima casa, sui lavori spetta il 50% di detrazione per dieci anni e per quote uguali. Dal 1° gennaio 2026 l’aliquota scenderà al 36%. 

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Nel caso in cui i lavori venissero effettuati su un’altra abitazione, per esempio una seconda casa, l’aliquota di detrazione fiscale è pari al 36% fino al 31 dicembre 2025 e al 30% dal 1° gennaio 2026.

Come intervento in superbonus, invece, la percentuale di incentivo è pari al 65% limitatamente ai beneficiari che abbiano presentato preventivamente la Comunicazione asseverata di inizio dei lavori (CILA) e la delibera condominiale entro il 15 ottobre 2024.

Che cos’è l’asseverazione per i lavori di efficienza energetica

La comunicazione all’Enea rappresenta un passaggio indispensabile per fruire dei bonus per l’efficientamento energetico e le ristrutturazioni. L’adempimento consente di comunicare il corretto stato di avanzamento e di realizzazione degli interventi in linea con la normativa vigente. 

Nel dettaglio, si tratta di asseverazioni per gli interventi di efficienza energetica ai sensi del decreto legge 34 del 2020 redatte dal tecnico abilitato nel rispetto del decreto del 6 agosto 2020. 

L’asseverazione stessa può essere redatta in corso d’opera per gli stati di avanzamento (SAL del 30 e del 60%) e deve essere trasmessa al termine del lavoro. Per il SAL finale, infatti, l’asseverazione deve essere inoltrata all’Enea entro il termine di 90 giorni. 

Enea fotovoltaico 2025, come comunicare il superbonus

In caso di lavori eseguiti al fine di fruire della detrazione fiscale del 65% del super ecobonus, è necessario che il richiedente faccia l’accesso alla relativa sezione del portale Enea e compili la documentazione richiesta dal decreto legge 34 del 2020. In particolare, al beneficiario serve certificare:

  • la fine dei lavori;
  • i SAL del 30%, del 60% e di fine lavoro nel caso in cui volesse utilizzare la cessione dei crediti d’imposta o lo sconto in fattura. Le due opzioni, tuttavia, sono state escluse dalla normativa per i lavori del 2025.

Cosa contiene l’asseverazione tecnica e dei costi

La certificazione deve essere predisposta sia per il rispetto dei requisiti tecnici dell’intervento che per la congruità delle spese sostenute. Anche per questo adempimento occorre entrare nel portale dedicato cercando su un motore di ricerca “detrazioni fiscali super ecobonus Enea”, fare la registrazione, accedere e compilare la comunicazione.

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L’asseverazione tecnica deve essere inviata alla fine dei lavori, entro il termine di 90 giorni, mediante la creazione delle Schede descrittive sul portale Enea e la generazione del Codice Personale Identificativo (CPID). Inoltre, anche nel caso di installazione di impianti fotovoltaici agevolati dal superbonus, si richiede di allegare all’asseverazione: 

  • la copia della polizza dell’assicurazione;
  • l’APE pre e post intervento;
  • le fatture descrittive delle spese sostenute;
  • la ricevuta dei bonifici parlanti dei pagamenti effettuati;
  • il computo metrico degli interventi. 

Qual è il costo della pratica Enea per il fotovoltaico nel 2025?

In linea generale, l’onere da sostenere per una pratica Enea relativa all’installazione di impianti fotovoltaici non è fisso, ma può variare in base a più fattori. Per esempio, la potenza dell’impianto o la complessità della pratica possono determinare un costo maggiore. Ma anche il professionista scelto per la compilazione della pratica può incidere sulla spesa. 

Generalmente, il costo può variare da un minimo di 100 euro a un massimo di 350 euro. Nel costo sono comprese le operazioni di compilazione e di invio della documentazione. L’asseverazione, ovvero la certificazione di conformità dell’impianto, ha un costo a parte che oscilla tra 70 e 200 euro.



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