La Commissione Ue difende i finanziamenti ai progetti di ricerca su Islam e islamofobia


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La Commissione europea ha risposto alle critiche dei gruppi politici di estrema destra per aver stanziato negli ultimi anni fondi di ricerca dell’Ue per progetti incentrati su temi come l’Islam, il Corano, la Sharia e l’islamofobia.

La polemica è iniziata dopo che l’europarlamentare della Lega Silvia Sardone ha messo in dubbio il valore dei progetti, descrivendoli come “studi di dubbia utilità, tutti incentrati sull’Islam” e chiedendo alla Commissione di giustificare l’uso dei fondi pubblici.

Preoccupazioni simili sono state sollevate dal deputato francese di estrema destra Jean-Paul Garraud. Entrambi gli eurodeputati, che fanno parte del gruppo Patriots for Europe al Parlamento europeo, hanno suggerito che i progetti promuovono ingiustamente l’Islam o esagerano l’esistenza dell’islamofobia in Europa.

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In una risposta resa pubblica lunedì, la commissaria europea per la ricerca, Ekaterina Zaharieva, ha preso le difese del Consiglio europeo della ricerca (Cer), l’organismo di finanziamento scientifico del blocco, sottolineando che i progetti in questione sono “imprese scientifiche di livello mondiale che fanno avanzare le frontiere della conoscenza”.

Ha sottolineato che la ricerca finanziata abbraccia un’ampia gamma di argomenti, tra cui l’inclusione delle minoranze nelle società democratiche e l’evoluzione della legge islamica.

I progetti finanziati hanno sostenuto oltre 10mila ricercatori

Tra gli esempi di iniziative sostenute dal Cer vi è un progetto da 2,5 milioni di euro guidato dal Centro nazionale francese per la ricerca scientifica, che sta mappando l’evoluzione della Sharia (l’insieme di principi e norme che guidano la vita dei musulmani) e che durerà fino al 2029.

Un altro progetto, coordinato dalla Istanbul Bilgi University tra il 2018 e il 2019, ha ricevuto 2,3 milioni di euro per studiare l’ascesa del discorso populista e islamofobico in Europa.

All’Università Ludwig-Maximilians di Monaco, i ricercatori hanno ricevuto 2,3 milioni di euro per uno studio, che si concluderà nel 2023, sul ruolo degli animali nella filosofia islamica. Nel frattempo, l’Università di Oxford sta conducendo un progetto da 2,7 milioni di euro, dal 2021 al 2027, che esamina le esperienze dei giovani musulmani in Europa e nel Regno Unito.

La Commissione ha respinto le accuse di parzialità, sottolineando che il Cer si avvale di una rigorosa revisione indipendente tra pari (la cosiddetta “peer review”) per valutare le proposte e che queste sovvenzioni sono state assegnate attraverso un processo trasparente e altamente competitivo.

“L’unico criterio per il finanziamento è l’eccellenza scientifica della proposta”, ha dichiarato Zaharieva, sottolineando che tutti i progetti sono sottoposti a una dettagliata revisione etica prima dell’approvazione del finanziamento.

Dalla sua creazione nel 2007, il Cer ha sostenuto più di 17mila progetti e oltre 10mila ricercatori in discipline che vanno dall’ingegneria alle scienze della vita, dalle scienze sociali a quelle umanistiche.

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