Le piccole e medie imprese italiane hanno pochi mesi per adeguarsi al nuovo obbligo assicurativo contro le catastrofi naturali. Con scadenze differenziate per tipologia aziendale che vanno dall’1 ottobre 2025 per le medie imprese all’1 gennaio 2026 per le piccole e microimprese, migliaia di aziende devono ancora sottoscrivere le polizze “Cat Nat” richieste dalla normativa.
La situazione è particolarmente urgente per le medie imprese, che hanno solo due mesi di tempo per mettersi in regola, mentre le grandi aziende, pur dovendo rispettare la scadenza originaria dell’1 aprile 2025, beneficiano di un periodo di grazia di 90 giorni senza sanzioni per l’assegnazione di contributi pubblici. L’inadempimento comporta l’esclusione da agevolazioni finanziarie pubbliche e contributi, oltre a esporre le imprese a rischi economici significativi in caso di eventi catastrofali.
Cosa sono le polizze contro “Cat Nat”
Le assicurazioni “Cat Nat” (Catastrophe Naturelle) rappresentano una forma di protezione specifica contro i danni causati da eventi naturali estremi. Secondo il Decreto 18/2025, queste polizze devono coprire specifici fenomeni: sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni verificatisi sul territorio nazionale.
“Le polizze Cat Nat sono strumenti assicurativi progettati per coprire i danni materiali diretti causati da calamità naturali”, spiega Marco Rossi, presidente dell’Associazione Italiana Risk Manager. “A differenza delle tradizionali polizze multi-rischio, queste coperture sono specificamente calibrate per eventi a bassa frequenza ma alto impatto economico”.
Le coperture obbligatorie riguardano:
- Terreni e fabbricati iscritti in bilancio
- Impianti e macchinari dell’attività produttiva
- Attrezzature industriali e commerciali strumentali all’attività
- Beni immobili della sede legale e delle stabili organizzazioni
La particolarità di queste polizze risiede nella loro capacità di intervenire quando gli eventi superano determinate soglie di intensità, definite attraverso parametri scientifici specifici per ciascun tipo di calamità.
Chi ha l’obbligo di sottoscrivere un’assicurazione Cat Nat
L’obbligo assicurativo si applica a tutte le imprese con sede legale in Italia e a quelle estere con stabile organizzazione nel territorio nazionale, purché iscritte nel Registro delle imprese ai sensi dell’articolo 2188 del Codice civile.
Calendario delle scadenze per tipologia aziendale:
- 1° ottobre 2025: Medie imprese (da 50 a 249 dipendenti, fatturato da 10 a 50 milioni di euro)
- 1° gennaio 2026: Piccole e microimprese (fino a 49 dipendenti, fatturato fino a 10 milioni di euro)
- 1° aprile 2025: Grandi imprese (oltre 250 dipendenti o fatturato superiore a 50 milioni di euro), con periodo di grazia di 90 giorni per le sanzioni
“Le scadenze differenziate permettono un adeguamento graduale, ma le imprese non devono sottovalutare i tempi tecnici necessari per la sottoscrizione”, avverte l’avvocato specializzato in diritto assicurativo Elena Marchetti.
Imprese escluse dall’obbligo:
- Aziende agricole (coperte dal Fondo mutualistico nazionale)
- Imprese con immobili gravati da abuso edilizio o privi delle autorizzazioni necessarie
Secondo un’analisi Cerved, sono 73.000 le imprese maggiormente esposte al rischio catastrofale in Italia, concentrate nei settori oil & gas, produzione di energia, cemento, ferro e acciaio, automotive e chimica.
Come scegliere una buona assicurazione contro i danni da catastrofi naturali
La selezione di una polizza Cat Nat richiede un’analisi approfondita che va oltre il semplice confronto dei prezzi. Gli esperti del settore identificano diversi fattori cruciali per una scelta consapevole.
Valutazione del rischio territoriale: Il primo passo consiste nell’analisi della posizione geografica dell’azienda. “È fondamentale consultare le mappe di rischio ufficiali dell’INGV e dell’ISPRA per comprendere l’esposizione specifica della propria area”, consiglia il geologo Francesco Bernardini, consulente per diverse compagnie assicurative.
Analisi delle franchigie e massimali: Le polizze Cat Nat presentano spesso franchigie elevate, che possono variare dal 2% al 10% del danno. È essenziale valutare l’equilibrio tra premio assicurativo e franchigia, considerando la capacità finanziaria dell’azienda di sostenere la parte di danno non coperta.
Copertura dell’interruzione di attività: Questo aspetto è spesso sottovalutato ma può rappresentare il danno maggiore per un’impresa. “La perdita di fatturato durante il periodo di inattività forzata può superare di gran lunga il valore dei danni materiali”, sottolinea il risk manager industriale Andrea Conti.
Dal punto di vista economico, i premi per le polizze Cat Nat variano significativamente in base al settore e alla localizzazione, oscillando generalmente tra lo 0,3% e l’1,5% del valore assicurato annualmente. Per una PMI manifatturiera con valore assicurato di 2 milioni di euro, il costo annuale può variare da 6.000 a 30.000 euro.
Per molte imprese, l’impatto immediato sul flusso di cassa rappresenta una preoccupazione significativa, considerando l’entità dei premi richiesti. Fortunatamente, è possibile pagare l’assicurazione a rate, diluendo l’esborso economico nel tempo e riducendo la pressione sulla liquidità aziendale. Inoltre, esistono diverse soluzioni di finanziamento online, come questa, che consentono alle PMI di rispettare gli obblighi normativi senza compromettere il proprio cash flow operativo.
Clausole di esclusione: Particolare attenzione deve essere rivolta alle esclusioni contrattuali. Eventi come atti di guerra, terrorismo o negligenza grave sono tipicamente esclusi, ma alcune polizze possono presentare limitazioni più ampie.
Tempi di liquidazione: La velocità di liquidazione dei sinistri è un fattore critico per la continuità aziendale. Le migliori compagnie garantiscono acconti entro 30 giorni dalla denuncia e liquidazione definitiva entro 90 giorni.
Confrontabilità delle offerte: Come sottolineato da Confartigianato, rimane critica la necessità di maggiore chiarezza sui beni da assicurare e sui danni da risarcire per permettere un confronto efficace tra le diverse proposte assicurative.
Con scadenze ormai imminenti e la crescente complessità del mercato assicurativo, le imprese che agiranno tempestivamente avranno maggiori possibilità di negoziare condizioni favorevoli e di integrare questo nuovo obbligo nella propria strategia di gestione del rischio. In un contesto di crescente incertezza
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