Un recente disegno di legge interviene in modo significativo sul Testo Unico per la Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) e, in particolare, sull’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori (Legge 300/1970), che regola l’uso di impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo a distanza. L’obiettivo è quello di semplificare la gestione della sicurezza nelle imprese, introducendo importanti modifiche procedurali.
Modifiche all’Articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori
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Nello specifico, tali dispositivi non saranno più soggetti al vincolo dell’accordo con le rappresentanze sindacali o, in alternativa, dell’autorizzazione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL). Vengono invece ricollocati nel comma 2 dello stesso articolo 4, che già prevede l’uso di strumenti per i quali non è richiesto alcun adempimento preventivo.
Impatto per le Aziende e i Lavoratori
Questa modifica consente alle imprese di adottare rapidamente soluzioni tecnologiche – come la videosorveglianza – volte a migliorare o tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, anche se tali strumenti possono comportare un controllo a distanza. La logica dietro la norma è quella di rimuovere ostacoli burocratici che potrebbero rallentare l’adozione di misure essenziali per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute.
Obblighi e Tutela della Privacy
È fondamentale sottolineare che questa semplificazione non concede un uso illimitato di tali dispositivi. Le aziende sono comunque tenute a rispettare le seguenti condizioni, previste dal comma 3 dell’articolo 4:
Informativa ai lavoratori: Le informazioni raccolte tramite questi strumenti possono essere utilizzate per scopi correlati al rapporto di lavoro solo se i dipendenti sono stati preventivamente e adeguatamente informati sulle modalità d’uso, sugli scopi del controllo e sulle modalità di conservazione dei dati.
Rispetto della normativa sulla privacy: L’utilizzo dei dati deve avvenire nel pieno rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali, in particolare del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).
In conclusione, il DDL Semplificazioni 2025 rappresenta un passo significativo per bilanciare l’esigenza di sicurezza con la semplificazione burocratica, pur mantenendo un quadro normativo che protegge i diritti e la privacy dei lavoratori
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