Non c’è pace a Riccione Paese. Dopo la richiesta di dimissioni inviata da un gruppo di commercianti alla presidente del Comitato Lina Danese, respinte al mittente, oggi a intervenire è la ex presidente Vilma Volpetti.
Sono stata presidente del Comitato Riccione Paese in un periodo estremamente difficile, segnato dalla pandemia e da tutte le conseguenze che ha comportato per le attività commerciali.
Ho cercato, con dedizione e con passione, di traghettare il comitato in quella fase complicata, portando comunque risultati concreti. Non pretendo di aver fatto tutto bene: errori ne ho commessi, e oggi so che alcune scelte avrei potuto affrontarle in modo diverso. Ma ciò che è certo è che ho sempre agito con sincerità, senza interessi personali, e con l’unico obiettivo di far vivere il paese e sostenerne i commercianti.
Perché un comitato funzioni davvero, serve la collaborazione di tutti. Purtroppo non sempre è possibile: molti commercianti, comprensibilmente presi dai loro problemi e dalle loro attività, non hanno avuto tempo o modo di partecipare pienamente. In altri momenti, non tutti si sono sentiti coinvolti o stimolati. Questo ha reso più difficile il percorso, e forse anche da qui sono nati alcuni limiti della mia gestione.
Ultimamente, però, abbiamo assistito a una pagina molto brutta nella storia del nostro comitato. Una lettera circolata di recente dimostra chiaramente che, da parte di qualcuno, non c’è alcun reale interesse per il bene del paese, ma solo l’intenzione di utilizzare il comitato come trampolino politico. Questo gioco al massacro non mi appartiene e non intendo prestarmi a simili dinamiche.
È vero: sono stata io a proporre l’attuale presidente, perché inizialmente la ritenevo una commerciante brillante e pensavo che la sua disponibilità a investire potesse rappresentare un valore per il paese. Non potevo immaginare che da questa scelta sarebbero derivate divisioni e tensioni così gravi.
Per questo, sento il dovere di chiedere pubblicamente scusa ai commercianti: se oggi qualcuno mi giudica come una persona che ha sbagliato, lo accetto. Ma ribadisco anche la mia volontà di rimediare e di dare ancora il mio contributo per il bene della comunità.
Le accuse che mi sono state rivolte sono gratuite e infondate, e per questo non meritano neppure replica. La mia coscienza è pulita: ho sempre lavorato con onestà e correttezza, e continuerò a farlo, nella forma e nel modo che sarà più utile al nostro paese.
Sinceramente
Vilma Volpetti
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