Solo lo scorso anno 894.000 italiani sono stati vittime di frodi o tentativi di truffa mentre cercavano un prestito personale. Lo rileva un’indagine condotta per Facile.it dall’istituto mUp Research, che stima un danno medio di 740 euro per truffa. Considerando che il 15,4% delle vittime ha perso più di 900 euro, il danno complessivo supera i 630 milioni di euro.
I truffatori hanno sfruttato diversi canali: dai finti call center, che rappresentano quasi la metà dei casi, alle false email e siti web, fino alla messaggistica istantanea e persino al porta a porta. Nonostante la gravità delle frodi, oltre la metà delle vittime, il 56,4%, non ha presentato denuncia, spesso per imbarazzo o per non voler rendere noto l’accaduto a familiari e amici.
Secondo Facile.it, per proteggersi è fondamentale conoscere l’interlocutore, affidandosi esclusivamente a enti autorizzati dalla Banca d’Italia e controllando iscrizione e credenziali dei mediatori creditizi. Non bisogna mai versare pagamenti anticipati o fornire documenti ridotti, come solo carta d’identità o IBAN, che potrebbero essere usati per furti d’identità. È inoltre importante verificare l’affidabilità dei siti web su cui si richiede il prestito, controllando la presenza di un indirizzo fisico in Italia, una Partita IVA e una PEC, e consultare il Modulo Secci per conoscere tutte le condizioni del finanziamento prima di firmare.
foto Dmitriy da Pixabay.com
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