BOLZANO – Ventuno anni di spedizioni, di fatiche e di attese, si sono conclusi il 20 luglio 2025 con un messaggio arrivato da Islamabad: “Ce l’abbiamo fatta, abbiamo chiuso la corona. Finalmente, basta Ottomila”. Quel giorno, a 8.080 metri di quota sul Gasherbrum I, Marco Confortola ha compiuto l’impresa che lo proietta definitivamente nella leggenda dell’alpinismo mondiale. Con questa vetta, l’alpinista valtellinese entra nella cerchia esclusiva di chi ha scalato tutti i quattordici Ottomila della Terra senza ricorrere all’ossigeno supplementare. Una sfida iniziata nel 2004 con l’Everest e proseguita attraverso cime simboliche come il K2, l’Annapurna, il Nanga Parbat, fino al coronamento finale sul G1.
L’impresa di Confortola non è soltanto un esercizio sportivo estremo, ma il frutto di una filosofia alpinistica che rifugge scorciatoie: per lui la montagn…
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