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- Scritto da Redazione ASI
- Categoria: Politica Nazionale
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(ASI)”Mi ha ricordato il piano francese per i Mille Bistrot, il bando di Regione Lombardia per aprire nuovi negozi nei Comuni montani. Una iniziativa intelligente, importante, per nuovi luoghi di comunità. Un esempio per altre regioni”.
Così Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, in merito al bando lombardo per incentivare l’apertura di nuovi negozi.
Sui “luoghi di comunità”, Uncem ha lavorato molto negli ultimi anni, anche in collaborazione con l’Associazione dei Sindaci dei Comuni rurali francesi. Uncem ha realizzato anche il dossier sui luoghi di comunità, scaricabile a questo link: https://uncem.piemonte.it/wp-content/uploads/2022/06/UNCEM-CRC-MontMall-Case-Comunita-giu2022-ok.pdf
Regione Lombardia mette infatti a disposizione contributi a fondo perduto per favorire l’apertura di negozi di generi alimentari e di prima necessità nei piccoli Comuni e nelle frazioni, laddove ne siano sprovvisti. Lo stabilisce una delibera della Giunta regionale approvata su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, di concerto con l’assessore agli Enti locali e Montagna, Massimo Sertori. A partire da settembre 2025 sarà attivo il bando ‘Nuova impresa – piccoli Comuni e Frazioni’ finanziato con oltre 5,5 milioni di euro.
L’obiettivo della misura di Regione Lombardia è assicurare servizi di prossimità ai cittadini, partendo dai negozi di alimentari, per arginare la desertificazione commerciale. Il commercio di vicinato non ha solamente una valenza economica, ma svolge un ruolo sociale e di presidio del territorio, rispondendo anche a bisogni di aggregazione, relazione, socialità, identità e sicurezza. L’agevolazione consiste nella concessione di risorse a fondo perduto in conto capitale fino all’80% della spesa ritenuta ammissibile. Il contributo non potrà superare il limite massimo di 40.000 euro. I progetti dovranno prevedere un investimento minimo di 3.000 euro. Può essere ammessa al contributo una sola domanda per ciascun piccolo Comune e Frazione sprovvisti da almeno sei mesi di attività di commercio al dettaglio in sede fissa di prodotti alimentari e generi di prima necessità.
Le imprese beneficiarie potranno essere sia nuove attività sia nuove unità locali di imprese già esistenti. Sono ammissibili le spese per l’acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, arredi nuovi, montaggio, trasporto, manodopera e realizzazione delle strutture. Ammissibili anche le spese sostenute per l’acquisto di software gestionali e hardware, registrazione e sviluppo di marchi e certificazioni qualità, spese notarili e costi relativi alla costituzione d’impresa, consulenze, canoni di locazione della sede operativa, piani di comunicazione. Le domande, con apertura dello sportello telematico a partire da settembre 2025, dovranno essere presentate attraverso la piattaforma ‘Bandi e Servizi’ di Regione Lombardia.
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