Chiusura imprese artigiane Torino 2014-2024: i dati più allarmanti


La chiusura delle imprese artigiane a Torino tra il 2014 e il 2024 segna un calo del 26% in Piemonte. In dieci anni la regione ha perso oltre 43mila attività, collocandosi tra le aree italiane più colpite dalla crisi del settore.

Dati essenziali

– Periodo analizzato: 2014-2024
– Perdita complessiva in Piemonte: -26% (circa 43mila imprese)
– Torino: -3.644 imprese artigiane solo nel 2023 (-5,7%)
– Alessandria: -6,1% in un anno (751 attività chiuse)
– Settore più colpito: moda (-229 aziende dal 2019 al 2025)

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La crisi delle imprese artigiane in Piemonte

Secondo i dati Cgia di Mestre, elaborati su fonti Inps e Infocamere, il Piemonte ha perso oltre un quarto delle sue imprese artigiane in dieci anni. La regione si colloca tra le più penalizzate in Italia, insieme a Marche, Umbria e Abruzzo.

Nel solo 2023 Torino ha registrato 3.644 chiusure (-5,7%), mentre Alessandria ha fatto segnare il dato peggiore a livello regionale con un -6,1%. Biella e Novara si attestano entrambe a -5,5%.

I settori più colpiti: il caso del sistema moda

La riduzione riguarda quasi tutti i comparti artigiani, ma il settore moda è tra i più penalizzati.
Dal 2019 al 2025 il numero di aziende attive in Piemonte è sceso da 2.458 a 2.229, con una perdita di 229 attività. Laboratori sartoriali, calzaturifici e botteghe tessili hanno progressivamente chiuso, incapaci di reggere la concorrenza del fast fashion e dei grandi marchi sportivi.

Unioncamere segnala che il comparto artigiano occupa ancora oltre 60mila addetti, in gran parte impiegati in microimprese familiari. Tuttavia, senza ricambio generazionale, il rischio di un ulteriore ridimensionamento resta concreto.

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Le cause della crisi

La crisi ha origini sia culturali sia strutturali.

  • I giovani scelgono percorsi di studio liceali o universitari, lasciando scoperti i mestieri manuali.
  • Gli artigiani attivi invecchiano senza trovare successori.
  • Crescono i costi di affitti, burocrazia e tassazione locale.
  • L’accesso al credito diventa sempre più difficile, ostacolando innovazione e digitalizzazione.

Secondo Confartigianato, il tessuto artigiano piemontese resta un patrimonio culturale ed economico, ma oggi fatica a competere in un mercato globalizzato.

Interventi e prospettive

Il Governo ha convocato per il 6 agosto 2025 il Tavolo di Crisi del Sistema Moda. In Parlamento è in discussione una riforma della legge quadro del 1985. Le misure principali comprendono:

  • un fondo da 100 milioni per il credito,
  • la possibilità di vendita diretta per gli artigiani alimentari,
  • l’innalzamento del tetto occupazionale da 18 a 49 addetti.

Per Confartigianato Piemonte non bastano semplificazioni burocratiche: servono interventi strutturali che sostengano l’innovazione e garantiscano la sopravvivenza delle microimprese artigiane.

FAQ

Quante imprese artigiane ha perso il Piemonte tra 2014 e 2024?

Il Piemonte ha perso circa 43mila imprese artigiane, pari a un calo del 26%

Qual è la provincia piemontese più colpita?

Alessandria, con una contrazione del 6,1% in un solo anno

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Quale settore artigiano ha registrato le perdite maggiori?

Il sistema moda, con 229 aziende in meno tra 2019 e 2025.

Quanti addetti occupa ancora l’artigianato in Piemonte?

Circa 60mila addetti, in prevalenza in microimprese familiari





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