Roma, 16 agosto 2025 – Nonostante la fine del rapporto personale tra Elon Musk e l’ex presidente Donald Trump, la società aerospaziale SpaceX continua a beneficiare di un rilevante vantaggio fiscale, ereditato proprio dall’amministrazione Trump durante il suo primo mandato. Un’inchiesta del New York Times ha rivelato come SpaceX, fondata nel 2002, abbia usufruito di un’esenzione fiscale che le ha permesso di ridurre drasticamente l’imposizione sulle entrate federali, consolidando una posizione di vantaggio rispetto ai concorrenti.
SpaceX e l’esenzione fiscale: come funziona lo “scudo” sulle tasse federali
Secondo documenti legali e fonti interne all’azienda, SpaceX ha accumulato perdite per oltre 5 miliardi di dollari fino al 2021. Grazie a una modifica normativa introdotta da Trump nel 2017, che ha cancellato la scadenza temporale per l’utilizzo delle perdite fiscali, l’azienda può applicare queste perdite come credito d’imposta illimitato contro i redditi futuri imponibili. Ciò si traduce in un’esenzione fiscale potenzialmente perpetua, che consente a SpaceX di pagare tasse federali minime o nulle, nonostante i consistenti contratti governativi e gli utili realizzati.
Nel 2020, i contratti federali rappresentavano circa l’84% del fatturato di SpaceX, rafforzando ulteriormente l’importanza dello scudo fiscale in un settore altamente competitivo. Nel 2024, la società ha registrato un utile di circa 5 miliardi di dollari, quasi raddoppiato rispetto all’anno precedente, ma le imposte versate rimangono estremamente contenute: poche centinaia di migliaia di dollari in tasse sul reddito estero e statale, e cifre minime in ambito federale.
Elon Musk, Trump e il contesto politico: un rapporto complesso
L’amicizia tra Elon Musk e Donald Trump si è deteriorata negli ultimi mesi, con Musk allontanato dalla Casa Bianca e impegnato in iniziative politiche proprie. Tuttavia, la legislazione varata da Trump nel 2017 ha lasciato un’impronta duratura su SpaceX, estendendo la possibilità di utilizzare perdite fiscali accumulate all’infinito. Questa misura ha favorito non solo SpaceX, ma tutte le imprese statunitensi, ma nel caso di Musk l’impatto è stato notevole, dato il volume delle perdite riportate e la crescita aziendale.
Il vantaggio fiscale conferito ha alimentato dibattiti sulla giustizia fiscale e sul ruolo delle grandi aziende nel contribuire al gettito pubblico, soprattutto a fronte di grandi contratti governativi e utili elevati. SpaceX, pur dichiarando di aver versato alcune imposte a livello locale e internazionale, appare in grado di minimizzare l’onere fiscale federale grazie a questo meccanismo.
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