Dopo il pasticciaccio brutto della nomina di due medici No Vax nella commissione tecnica per le politiche vaccinali, il ministro per la salute, Orazio Schillaci è a un bivio: o azzera la Commissione facendo decadere la nomina dei due No Vax o deve trovare il coraggio di dimettersi
Sommerso dalle critiche della comunità scientifica – con in testa il Premio Nobel per la fisica, Giorgio Parisi, e il farmacologo di fama internazionale, Silvio Garattini – il ministro della Salute, Orazio Schillaci cerca di rimediare alla figuraccia nata dalla leggerezza con cui ha nominato due medici No Vax nel comitato tecnico per le politiche vaccinali (Nitag). “Sto con la scienza. Le sfide che abbiano di fronte richiedono rigore” ha dichiarato il ministro al Foglio. Benissimo, meglio tardi che mai. Ma senza fatti nuovi, le parole valgono poco. Tra No Vax e scienza non c’è una terza via: o di qua o di là. E dunque: o il ministro azzera il Comitato che lui stesso, forse pressato dalla destra complottista di Fratelli d’Italia e della Lega, ha frettolosamente nominato nei giorni scorsi scatenando un putiferio oppure deve trovare la dignità di dimettersi. Tertium non datur. Salvo perdere ogni credibilità. Coraggio, ministro, basta temporeggiare, prenda la decisione che il mondo della scienza e l’Italia con essa si aspetta: via i No Vax o via lei dal ministero della Salute.
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