«Il parco Tarello gode della massima attenzione da parte delle forze di polizia, non è un’area lasciata allo sbando». Il questore di Brescia Paolo Sartori interviene con parole nette sulla vivibilità della zona lambita dal parco cittadino, dopo le reiterate segnalazioni di alcuni residenti. E dopo la Loggia, anche la Questura snocciola i dati del relativo piano di sicurezza. «Quotidianamente, anche più volte al giorno, vengono effettuati servizi di pattugliamento ad alta visibilità e di controllo nella zona. Ogni situazione di illegalità viene sistematicamente perseguita con denunce all’autorità giudiziaria, ovvero con misure di prevenzione del Questore quali fogli di via, Dacur, Daspo urbani e con espulsioni di pregiudicati che non hanno titolo di permanere in Italia, e ciò è testimoniato dai dati relativi ai reati commessi. La situazione dell’ordine e la sicurezza pubblica nella zona del parco è sotto controllo».
Sinergie
Sartori ribadisce poi l’importanza della partecipazione della cittadinanza attraverso le segnalazioni alle forze dell’ordine: «Ogni segnalazione viene sistematicamente verificata per evitare che si concretizzino situazioni di illegalità diffusa e invito i residenti a continuare. Dall’inizio dell’anno, solo per quanto riguarda le richieste dei cittadini, la pattuglie della polizia sono intervenute al parco Tarello 23 volte. Inoltre, negli ultimi tre mesi sono state effettuate in zona 23 operazioni di Polizia interforze ad alto impatto, come concordato in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica: sono state oltre 200 le persone controllate, tre gli individui arrestati per spaccio e 10 i denunciati per reati vari».
Tra le criticità rilevate dai residenti ci sono poi quelle relative al decoro urbano, tra atti osceni e rapporti sessuali alla luce del sole. A tal proposito Sartori specifica che – pur non essendo il questore competente per quanto riguarda il decoro urbano – tutte le forze di polizia «collaborano con le autorità comunali per far sì che tutto il contesto urbano sia fruibile in forma pacifica da tutti i cittadini». Insomma, a distanza di poche ore le istituzioni di Brescia rimarcano l’importanza di un punto nevralgico della città quale il parco Tarello e si mostrano unite per fare fronte comune contro fenomeni illegali, anche in collaborazione con i cittadini stessi.
Proprio un gruppo di diverse decine di residenti – riuniti in una chat di gruppo per scambiarsi allarmi e segnalazioni – hanno rimarcato anche la mancanza di eventi ed attività organizzate al Tarello, «a differenza di altri parchi della città. Questo fa sì che il Tarello venga fruito dai podisti ma sempre meno dalle famiglie e dai bambini». Qualcosa potrebbe cambiare nei prossimi mesi, con l’affidamento ai privati del padiglione «Gloriette» per la riqualificazione della struttura e l’apertura di un’attività.
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