beneficiari, massimali e interventi ammissibili


Il nuovo Decreto Conto Termico 3.0 incentivi per l’efficienza energetica nazionale, introdotto dopo confronto tra il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), le Regioni e le amministrazioni locali, introduce novità per le disposizioni che hanno regolato l’accesso e la gestione degli incentivi negli ultimi anni. L’approvazione presso la Conferenza Unificata Stato-Regioni rappresenta il passaggio vincolante per garantire conformità e coesione nella politica energetica e ambientale.

Le principali novità del Conto Termico 3.0 rispetto alla versione precedente

Il nuovo schema incentiva un ventaglio più ampio di interventi rispetto al passato, presentando innovazioni sostanziali sotto diversi profili:

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  • Ampliamento dei soggetti beneficiari: il nuovo testo include tra i destinatari le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e gli enti del Terzo Settore che operano senza scopo di lucro, assimilati alle pubbliche amministrazioni. Importanti aperture anche verso privati e imprese operanti in ambito terziario.
  • Estensione delle tipologie di intervento: vengono incentivati impianti fotovoltaici dotati di sistemi di accumulo e l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, subordinatamente all’abbinamento con la sostituzione di impianti termici tradizionali con pompe di calore.
  • Revisione dei massimali e delle spese ammesse: le soglie di incentivo e le tipologie di costi ammissibili sono state aggiornate per riflettere l’aumento dei prezzi di mercato e includere anche spese tecniche (ad es. diagnosi energetiche, progettazione, APE).
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  • Nuove modalità di accesso più snelle: i processi amministrativi risultano semplificati grazie all’allungamento dei termini per la presentazione delle domande e all’introduzione di percorsi digitali unificati tramite il portale del GSE, alleggerendo gli oneri documentali a carico degli utenti.
  • Incentivi rafforzati per i piccoli comuni: le percentuali di copertura delle spese possono raggiungere il 100% per specifici interventi in edifici pubblici ubicati in comuni con meno di 15.000 abitanti, oltre che in strutture scolastiche e sanitarie pubbliche.

Beneficiari del Conto Termico 3.0: chi può accedere agli incentivi

I beneficiari della misura sono seguenti gruppi:

  • Pubbliche Amministrazioni: includono Comuni, Regioni, enti statali, società in-house, istituti pubblici di edilizia residenziale, cooperative iscritte agli appositi albi e concessionari che gestiscono servizi pubblici su immobili di enti territoriali.
  • Enti del Terzo Settore: per quelli iscritti al Runts e che non svolgono attività economica, assimilazione normativa alle pubbliche amministrazioni.
  • Soggetti privati e imprese: cittadini, imprese, condomini e privati che intervengono in ambito terziario e su edifici residenziali per la produzione di energia termica da rinnovabili.
  • Comunità energetiche e configurazioni di autoconsumo collettivo: accesso consentito sia alle PA che ai privati, in linea con i principi della partecipazione diffusa alla transizione green.

Restano esclusi dal Contro Termico 3.0 i soggetti sotto provvedimenti interdittivi, le imprese in difficoltà economico-finanziaria ai sensi delle linee guida UE sugli aiuti di Stato e le realtà destinatarie di obblighi di recupero di incentivi non conformi. Di seguito una tabella riepiloga le principali categorie e condizioni d’accesso:

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Categoria Requisiti per accesso
Pubblica Amministrazione Proprietà, gestione o uso edifici
Privati/Imprese Interventi terziario o su rinnovabili in residenziale
Enti Terzo Settore Registrazione nel RUNTS, assenza attività economica
Comunità Energetiche Progetto in assetto di autoconsumo

Interventi ammessi e spese incentivabili: cosa rientra nell’agevolazione

L’elenco delle opere agevolabili è stato ampliato e raffinato. Sono contemplate due macroaree:

  • Interventi di efficientamento energetico:

    • Isolamento termico di superfici opache
    • Sostituzione di infissi e chiusure trasparenti
    • Installazione di schermature solari o sistemi di ombreggiamento
    • Trasformazione in “edifici a energia quasi zero”
    • Adozione di sistemi building automation
    • Modernizzazione impianti di illuminazione

  • Produzione di energia termica da fonti rinnovabili:

    • Sostituzione di impianti di climatizzazione con pompe di calore (elettriche o a gas, anche geotermiche)
    • Installazione di sistemi ibridi (factory made o add-on) e generatori a biomassa
    • Collettori solari termici e sistemi di solar cooling
    • Sostituzione di scaldacqua elettrici con pompe di calore dedicate
    • Realizzazione e collegamento a sistemi efficienti di teleriscaldamento
    • Impianti solari fotovoltaici con sistemi di accumulo (ammissibili se contestuali alla sostituzione degli impianti termici con pompe di calore)
    • Colonnine di ricarica per veicoli elettrici, subordinatamente all’abbinamento con pompe di calore

Nelle spese sostenibili rientrano non solo costi di materiali e opere ma anche parcelle di progettazione, diagnosi, certificazioni energetiche (APE), direzione lavori, costi per infrastrutture di ricarica abbinata e oneri per sistemi di accumulo. 

Massimali di spesa, percentuali di incentivo e dotazione finanziaria

Il nuovo Conto Termico 3.0 ha aggiornato i massimali di spesa e delle aliquote incentivanti, calibrandole su una allocazione annua e su classi di intervento e soggetto beneficiario:

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

  • Dotazione finanziaria totale: 900 milioni di euro/anno, così ripartiti: 400 mln per il settore pubblico e 500 mln per soggetti privati e terzo settore.
  • Percentuali di incentivo:

    • Media del 65% sulle spese ammissibili.
    • 100% per interventi su edifici pubblici in piccoli comuni (< 15.000 abitanti), scuole ed edifici sanitari pubblici.
    • Aliquote variabili dal 40% al 65% per altri interventi, con valori superiori per soluzioni integrative o tecnologicamente avanzate.

  • Massimali di spesa per tipologia di intervento:

    • Impianti fotovoltaici: variabile, generalmente fino a 1.500 €/kW installato
    • Sistemi di accumulo: fino a 1.000 €/kWh
    • Costi unitarî ammissibili adeguati all’evoluzione dei prezzi di mercato (vedasi allegati tecnici al decreto)

Modalità di accesso e presentazione della domanda: le nuove semplificazioni

La domanda per usufruire dell’incentivo deve essere presentata tramite il Portaletermico GSE con modalità che variano in base alla tipologia di soggetto e intervento:

  • Accesso diretto: riservato a privati, imprese e amministrazioni per domande post-intervento; la trasmissione può avvenire entro 90 giorni dal completamento dei lavori, esteso rispetto al precedente termine di 60 giorni.
  • Prenotazione: a beneficio delle PA, offre la possibilità di accedere al contributo con una domanda preventiva, prima dell’avvio delle opere, garantendo coperture finanziarie dedicate.
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  • Supporto di ESCo o EGE: per progetti complessi, i soggetti delegati come Energy Service Company (ESCo) o Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) possono presentare e gestire la pratica per conto del richiedente.

Tempistiche di erogazione e cumulabilità 

Dopo l’accettazione della domanda, le tempistiche di erogazione sono differenziate:

  • Erogazione in unica soluzione: per importi fino a 15.000 euro, il pagamento interviene entro circa 60 giorni dall’approvazione.
  • Rate annuali: per contributi superiori, i fondi vengono riconosciuti in quote annuali costanti (fino a 5 anni), come previsto nelle regole operative.

Il contributo risulta cumulabile con altri programmi di agevolazione non statali (ad esempio contributi regionali, fondi europei), ma non permette la sovrapposizione con bonus fiscali nazionali, fatta eccezione per fondi rotativi o contributi in conto interesse.

 



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