VALSUSA – La TAV Torino-Lione non è più un progetto, ma una realtà in piena espansione, un’opera strategica che sta plasmando il futuro infrastrutturale e industriale dell’Europa. Dietro i cantieri attivi, che contano già 170 imprese coinvolte e danno lavoro a 8.000 persone (tra addetti diretti e indiretti), si nasconde un impatto economico e sociale dirompente. Le principali associazioni di categoria piemontesi hanno espresso un forte sostegno a questo progetto, sottolineando la necessità di garantire la sicurezza e la stabilità dei cantieri non solo in termini di ordine pubblico, ma anche come tutela economica e sociale per le imprese e i lavoratori. L’impegno del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a fornire indennizzi alle aziende danneggiate rappresenta un ulteriore segnale dell’importanza di accompagnare questa gigantesca opera con trasparenza e legalità, un passaggio fondamentale per consentire alle imprese di operare serenamente e per massimizzare i benefici per il territorio.
La TAV Torino-Lione: un’opera da record
I numeri della Torino-Lione parlano chiaro: con 11 cantieri operativi, oltre un miliardo di euro di lavori eseguiti nel 2024 e la perforazione di 43 km di gallerie, il progetto sta procedendo a ritmi serrati. La galleria di base, lunga 57,5 km, sarà la più estesa del mondo e si prefigge di collegare due nazioni, riducendo i tempi di trasporto e l’impatto ambientale. L’importanza dell’opera va ben oltre la pura ingegneria: la TAV sta generando occupazione qualificata e sta offrendo nuove opportunità concrete per l’interscambio commerciale, l’export italiano e la logistica. Contribuendo alla decarbonizzazione del trasporto europeo, la Torino-Lione si posiziona come un tassello fondamentale per la transizione ecologica e come un motore di sviluppo sostenibile per il tessuto industriale e sociale del Piemonte e del Paese intero.
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