come funziona e a chi spetta l’incentivo


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Ires Premiale 2025. Ecco a chi spetta l’incentivo e come funzionerà nel dettaglio per le imprese.

Ires Premiale 2025: come funziona nel dettaglio

L’Ires premiale 2025, chiamata anche come mini Iris, spetta alle aziende che hanno alcuni requisiti nel campo del rafforzamento patrimoniale, occupazione ed investimenti. Il primo requisito è quello dell’accantonamento. Le imprese interessate dovranno destinare almeno l’80% degli utili dell’esercizio 2024 ad una riserva di capitale apposita, che sia vincolata per almeno due anni. Se la distribuzione di questa riserva avviene entro il secondo anno successivo, il beneficio decade.

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Inoltre, parte della liquidità accantonata dovrà essere reinvestita in beni strumentali nuovi, che rientrano nei piani Transizione 4.0 e Transizione 5.0. Inoltre, gli importi degli investimenti devono essere maggiori dei seguenti valori:

  • il 30% degli utili 2024 accantonati;
  • il 24% degli utili dell’esercizio 2023. Inoltre, ricordiamo che l’investimento non può essere inferiore a 20.000 euro. Gli investimenti devono essere realizzati tra il primo gennaio 2025 e il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi 2025.

Ulteriore requisito della legge è quello della crescita occupazionale. L’azienda in questione, per poter godere dell’Ires premiale, deve mantenere il livello occupazionale e deve incrementare i contratti a tempo indeterminato. E’, infatti, necessaria l’assunzione di almeno un dipendente a tempo indeterminato. Se, invece, l’impresa ha più di 100 dipendenti, ci deve essere un incremento dell’1% rispetto al 2024. L’impresa non deve aver fatto ricorso, infine, alla cassa integrazione nel 2024 e nel 2025.

Cose utili da sapere

A questo tipo di incentivo, rientrano:

  • Le società di capitali;
  • Le società di mutua assicurazione;
  • Le cooperative;
  • Le società europee comprese le cooperative europee presenti in Italia;
  • Gli enti pubblici e privati purché residenti in Italia e i trust non residenti in Italia. Sono escluse le società in liquidazione, quelle sottoposte alle procedure concorsuali o quelle che determinano il reddito in maniera forfetaria.

Rilevante prendere in considerazione, come l’Ires Premiale possa essere cumulata con altri incentivi previsti dall’Unione Europea, nonché con il credito d’imposta ZES del Mezzogiorno. La somma dei benefici, però, non potrà superare il 100% dell’investimento agevolato. Il credito d’imposta Industria 4.0 non è, invece, cumulabile.

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