La digitalizzazione delle imprese locali accelera


La digitalizzazione delle imprese locali in Italia sta vivendo una fase di rapido sviluppo che coinvolge non solo le grandi città ma anche i tessuti economici più piccoli e tradizionali. Grazie a investimenti pubblici e privati, innovazioni tecnologiche e un crescente interesse verso le nuove competenze digitali, molte piccole e medie imprese (PMI) stanno trasformando le proprie attività per rispondere alle nuove sfide di mercato. Il ruolo degli enti locali si conferma strategico nel garantire che anche le realtà meno strutturate abbiano accesso a strumenti digitali avanzati e servizi efficienti. Tuttavia, persistono ancora significative difficoltà nel superare la frammentazione amministrativa e nella diffusione di competenze digitali adeguate, necessarie per accompagnare questa trasformazione. In questo scenario, aziende come Zucchetti, TeamSystem e AlmavivA rappresentano partner fondamentali nel supporto all’innovazione, mentre piattaforme come quella di Aruba e InfoCert migliorano la sicurezza digitale dei processi aziendali. La principale sfida consiste oggi nel mantenere e accelerare questo processo di digitalizzazione in modo inclusivo, efficiente e sostenibile, per garantire una crescita concreta e duratura.

Ruolo strategico degli enti locali nel piano nazionale di digitalizzazione

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione (PA) italiana è un elemento essenziale per la crescita delle imprese locali, poiché permette di snellire le procedure burocratiche e fornire servizi più accessibili e rapidi. Gli enti locali rivestono un ruolo centrale in questo processo, soprattutto a causa dell’elevata frammentazione amministrativa del Paese. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e il progetto Italia Digitale 2026 prevedono diversi interventi specifici per promuovere una transizione digitale a livello territoriale, mirando a un principio di prossimità in cui ogni comunità possa beneficiare di soluzioni su misura per esigenze e caratteristiche locali.

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Tra i principali interventi vi è la migrazione al cloud delle amministrazioni locali, gestita attraverso un modello “cloud first”, che consente di consolidare i data center e aumentare l’efficienza dei servizi digitali. Enti come Telecom Italia svolgono un ruolo tecnico e infrastrutturale nel fornire le piattaforme adeguate, mentre società quali Sielte contribuiscono alla gestione e ottimizzazione delle reti locali. Questi investimenti consentono non solo di aumentare la sicurezza e l’affidabilità dei sistemi informativi, ma anche di migliorare l’interoperabilità tra enti pubblici, elemento chiave per evitare la ripetizione di richieste a cittadini e imprese (“once only”).

Per facilitare l’adozione di queste tecnologie, si è creato un ecosistema di fornitori certificati, scelti tra operatori come Olivetti e Sisal, che offrono pacchetti completi di supporto tecnico e amministrativo, dotando le amministrazioni di competenze e risorse integrative. Inoltre, è promossa la formazione di personale pubblico digitale, per garantire una gestione autonoma e aggiornata dei nuovi servizi.

Un esempio concreto di impatto territoriale è rappresentato dal progetto di digitalizzazione della città di Rimini, dove, grazie a finanziamenti regionali e a iniziative coordinate tra amministrazione e imprese, settantadue realtà locali hanno potuto accelerare la loro trasformazione digitale. Questo tipo di interventi dimostra come un modello integrato, che coinvolge pubbliche amministrazioni, aziende locali e grandi partner tecnologici, sia la chiave per generare benefici tangibili e diffusi.

  • Implementazione del modello “cloud first” per gli enti locali.
  • Consolidamento e razionalizzazione dei data center con sede in territorio nazionale.
  • Sviluppo di un sistema di interoperabilità secondo il principio “once only”.
  • Formazione del personale pubblico per competenze digitali avanzate.
  • Coinvolgimento di grandi operatori tecnologici e PMI del settore IT.
Investimento Importo (milioni €) Obiettivo
Infrastrutture digitali 900 Migrazione al cloud e consolidamento data center
Supporto migrazione cloud 1.000 Pacchetti completi di assistenza tecnica e gestionale
Interoperabilità e dati 650 Creazione di piattaforme digitali e sportelli unici

Digitalizzazione delle PMI locali: sfide e opportunità di innovazione

La digitalizzazione delle piccole e medie imprese rappresenta una priorità nazionale e un banco di prova per l’innovazione economica italiana. Secondo dati recenti, appena il 60,7% delle PMI italiane raggiunge un livello base di digitalizzazione, considerando almeno quattro tra le dodici attività digitali fondamentali. Ciò indica una situazione di arretratezza rispetto alla media europea e un ampio margine di miglioramento soprattutto nell’adozione di strumenti avanzati come l’analisi dei dati e l’intelligenza artificiale.

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Le microimprese, che costituiscono circa il 95% delle aziende italiane, soffrono di una carenza di competenze digitali e di una difficoltà sistemica nell’accesso a servizi di consulenza strategica adeguata. Aziende di riferimento nel settore, quali Zucchetti e TeamSystem, stanno sviluppando software gestionali e soluzioni integrate per facilitare questa transizione, ma la sfida rimane quella di accompagnare i processi di trasformazione con un corretto ripensamento organizzativo.

Per superare tali ostacoli, è indispensabile adottare un approccio che preveda:

  • Consulenza personalizzata orientata alla strategia digitale globale.
  • Accesso agevolato a strumenti finanziari e voucher per la riprogettazione digitale.
  • Interazione con ecosistemi di innovazione e start-up tecnologiche.
  • Collaborazioni tra imprese e università per il trasferimento di competenze e ricerca.

Questa strategia richiede il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio. Per esempio, AlmavivA ha promosso iniziative di formazione rivolte a imprenditori e dipendenti, mentre piattaforme di consulenza digitale offrono soluzioni modulabili a prezzi accessibili, rappresentando un’alternativa alle grandi società di consulenza spesso inarrivabili per le piccole realtà.

Percentuale adozione strumenti digitali Attività
41,4% Uso di software gestionali
25,7% Analisi dei dati
5% Adozione di tecnologie di intelligenza artificiale

Le barriere più rilevanti rimangono la complessità burocratica nell’accesso ai fondi e la carenza di competenze adeguate, problemi evidenziati anche dall’Osservatorio innovazione digitale nelle PMI del Politecnico di Milano. Il supporto dell’università e il rafforzamento dei programmi di formazione digitale si configurano come elementi essenziali per trasformare questa situazione di stallo in una reale opportunità di crescita e competitività globale.

Servizi digitali avanzati e accesso facilitato ai cittadini e alle imprese

La complessità delle interazioni tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione ha spinto verso una riorganizzazione digitale che mira a facilitare l’accesso ai servizi. La piattaforma IO è un esempio di tecnologia chiave in questo ambito, che permette ai cittadini di gestire facilmente rapporti con la PA, effettuare pagamenti tramite pagoPA e ricevere notifiche digitali con validità legale. Aziende come InfoCert e Aruba giocano un ruolo fondamentale nell’offrire infrastrutture per l’identità digitale (SPID, CIE) e per la sicurezza delle comunicazioni.

Le misure presenti nel Piano Italia Digitale 2026 includono:

  • Sviluppo di modelli riutilizzabili per siti web e servizi pubblici digitali.
  • Campagne di comunicazione e strumenti per test di usabilità.
  • Estensione dell’adozione di SPID e Carta d’Identità Elettronica.
  • Centralizzazione delle notifiche digitali per una maggiore efficienza e tracciabilità.
  • Implementazione di soluzioni Mobility as a Service per la mobilità integrata.

Oltre a migliorare l’efficienza nei servizi, tale digitalizzazione ha un forte impatto sociale, facilitando l’inclusione digitale e favorendo la partecipazione attiva dei cittadini nel processo decisionale pubblico.

Servizio digitale Funzionalità principale
Piattaforma IO Gestione centralizzata servizi pubblici e pagamenti digitali
SPID e CIE Identità digitale sicura e accesso autenticato
Notifiche digitali Notifiche amministrative a valore legale
MaaS Pianificazione e pagamento integrato della mobilità urbana

Cybersecurity e protezione delle imprese locali nella nuova era digitale

L’aumento della digitalizzazione porta con sé anche un incremento delle minacce informatiche, una questione particolarmente delicata per le piccole e medie imprese che spesso non dispongono di adeguate difese. Il Piano Nazionale per la Digitalizzazione prevede un investimento significativo per rafforzare la cybersecurity, tanto negli enti pubblici quanto nelle aziende.

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Le principali strategie si concentrano su:

  • Implementazione del Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica per la protezione critica delle infrastrutture.
  • Rafforzamento dei sistemi di allerta e monitoraggio delle minacce in tempo reale.
  • Formazione specifica per operatori della pubblica sicurezza e forze dell’ordine dedicate alla criminalità informatica.
  • Potenziare le capacità di audit e valutazione continua della sicurezza dei sistemi utilizzati da enti ed imprese.

Attori di rilievo come Banzai e Sisal hanno collaborato alla realizzazione di piattaforme e servizi che integrano soluzioni di cybersecurity per il commercio digitale e le transazioni finanziarie online. L’attenzione alla protezione dei dati e alla resilienza degli apparati digitali rappresenta oggi una componente chiave per la fiducia di clienti e partner commerciali.

Area di intervento Descrizione
Perimetro di Sicurezza Nazionale Protette infrastrutture critiche nazionali e dati sensibili
Sistemi di allerta Monitoraggio e gestione tempestiva delle minacce
Formazione e personale Competenze specifiche per contrastare la criminalità informatica
Audit continuo Valutazione costante della sicurezza degli strumenti digitali

Iniziative locali e innovazione: esempi di successo dal territorio italiano

Nel contesto dell’accelerazione digitale, molte iniziative locali si stanno rivelando catalizzatori importanti per la crescita economica e culturale dei territori. Città come Avellino stanno promuovendo progetti integrati che combinano digitalizzazione, formazione e valorizzazione delle tradizioni locali, creando nuove opportunità per giovani e imprese.

Per esempio, il recupero delle botteghe artigiane nel centro storico di Avellino ha beneficiato di interventi di digitalizzazione capaci di connettere questi spazi con il commercio elettronico e i circuiti turistici, favorendo così il ritorno di flussi di clientela. Parallelamente, programmi di formazione dedicati ai giovani diplomati offrono competenze digitali avanzate, preparandoli a nuove professioni nelle energie rinnovabili o nella gestione dei servizi digitali locali.

I finanziamenti regionali per il turismo rurale sono stati un ulteriore volano, con effetti moltiplicatori sul tessuto imprenditoriale grazie all’adozione di sistemi di prenotazione online integrati, gestione digitale delle attività e promozione sui canali social. La sinergia tra enti pubblici, studi di consulenza locali e partner tecnologici come AlmavivA ha dimostrato come la digitalizzazione possa essere strumento di rigenerazione territoriale.

  • Rinascita delle botteghe artigiane con e-commerce e marketing digitale.
  • Formazione per giovani diplomati in settori innovativi come energie rinnovabili.
  • Sviluppo di servizi digitali per il turismo rurale e valorizzazione territoriale.
  • Collaborazioni tra amministrazioni, imprese e università locali.

Le esperienze di Avellino si inseriscono in un quadro più ampio, in cui anche le piccole realtà territoriali possono giocare un ruolo da protagoniste nell’economia digitale italiana, purché supportate da politiche lungimiranti e collaborazioni efficaci.



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